Si respira aria di Cre
Dall'ambientazione ai laboratori: tutto alll'oratorio di Curno parla di emozioni.
Quando inizia il Cre, l’oratorio un po’ cambia volto. Il cortile si riempie di bambini rumorosi, i murales iniziano a tappezzare le pareti per lasciare libero sfogo alla creatività dei ragazzi e gli adolescenti indossano la divisa dell’animatore con un entusiasmo che può appartenere solo a loro. L’oratorio di Curno si veste “a Cre” anche solo a partire dall’ambientazione: sin dai cancelli si respira aria di Cre grazie agli addobbi, ai colori e ai personaggi del tema del Cre e che accompagnano l’ingresso di tutti i partecipanti e dopo l’accoglienza inizia un’avventura alla scoperta dell’altro.
Escludendo che la giornata della gita, ogni mattina i bambini e i ragazzi si sperimentano in attività e laboratori sia alla scoperta del proprio territorio che del gruppo in funzione delle emozioni. “Con l’aiuto di alcuni professionisti -spiega Alessandra Cuter, coordinatrice dell’oratorio di Curno- abbiamo organizzato dei laboratori espressivi che potessero mettere in risalto il tema delle emozioni. In particolare, grazie ai laboratori di danza e di teatro, ciascuno di loro può essere libero di esprimersi in funzione dell’altro e ci sono dei momenti pensati per approfondire la tematica della relazione legata all’emozioni. Immedesimarsi nell’altro, confrontarsi e improvvisare sono solo alcuni degli input che si danno ai ragazzi per sperimentarsi a pieno nel gruppo”. Oltre ai laboratori espressivi, le occasioni per incontrare le emozioni sono diverse perché ogni gioco è pensato per lasciare qualcosa ai bambini e ai ragazzi. Il compito della rilettura, invece, è affidato alla preghiera di fine giornata in cui ciascuno offre le emozioni che ha vissuto in un momento di riflessione.
“In questo mese che passiamo insieme in oratorio -conclude Alessandra- credo che l’empatia emerga da ogni gesto. Il Cre è fatto di relazioni quindi ogni momento è possibile vedere questo ingrediente in azione. Se dovessi scegliere un gesto su tutti, però, metterei in risalto la presenza degli animatori. Loro si mettono a disposizione con grande impegno e disponibilità. Nonostante mettersi al servizio dei più piccoli possa sembrare un gesto volto solo al donarsi, in realtà lo scambio tra le generazioni è sempre un insegnamento reciproco. Tutti possono imparare qualcosa da chi incontrano anche se è più piccolo. Mai sottovalutare ciò che le emozioni possono mettere in comune”.