Mille modi per raccontare le emozioni

Una storia, un buon libro, la penna di un aspirante scrittore e qualche scatto sui social :il CRE dell’oratorio San Giuseppe di Dalmine.

Una storia, un buon libro, la penna di un aspirante scrittore e qualche scatto sui social: sono solo alcuni dei modi attraverso cui il CRE dell’oratorio San Giuseppe di Dalmine sta facendo battere il cuore a tantissimi bambini e ragazzi. Mettendo in gioco gli insegnamenti della pandemia, i coordinatori e gli animatori hanno scelto di mantenere la suddivisione in piccoli gruppi in modo da permettere a tutti di vivere un CRE al pieno del suo potenziale anche dal punto di vista emotivo.

Facendo rete con il territorio circostante, l’oratorio di Dalmine ha avviato tantissime collaborazioni grazie a cui arricchisce l’esperienza da tutti i punti di vista: le forze messe in campo, le idee a disposizione, le risorse da cui partire e il valore delle attività proposte. “Con queste collaborazioni -racconta Rosa Scerra, coordinatrice- si dà più valore all’esperienze e si esplora il territorio. I bambini e i ragazzi hanno l’opportunità di scoprire nuove sfaccettature del proprio paese conoscendolo sempre più a fondo”.

Oltre ad avvalersi della rete, l’oratorio di Dalmine mette a fuoco il tema declinandolo su diverse fasce d’età. Se a lanciare lo spunto di riflessione sull’emozione è la storia de “Il Mago di Oz” attraverso un momento comune, l’approfondimento avviene in due modi diversi. Per i più piccoli, le emozioni vengono rilette attraverso il laboratorio di lettura costruito in collaborazione con la biblioteca comunale, mentre i preadolescenti sono coinvolti in un’attività di scrittura da cui nascerà il giornalino del CRE. “Tutto il racconto del giornalino sarà incentrato sulle emozioni -sottolinea Rosa-. Ogni sentimento sarà legato a un’esperienza e ciascuno, lungo le settimane, aggiungerà il suo pezzettino”.

Anche i maturandi sono stati coinvolti in questo racconto affidando loro la pagina Instagram dell’oratorio. “Volendo mantenere i legami anche con chi ha gli esami di maturità –conclude Rosa- abbiamo pensato di affidargli i nostri account social. Così facendo loro sono liberi di studiare e, allo stesso tempo, di respirare un po’ di CRE”. Ogni giorno, i maturandi si prendono l’impegno di fare qualche scatto e postarlo sui social con una frase che racconti l’emozione del momento. Una delle ultime recita così: “In una squadra vera batte un solo cuore”. Un Batticuore unico per vivere un CRE che rende nuovamente protagonista le giovani generazioni in una prospettiva buona.

 
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