Conoscere le emozioni per conoscere se stessi
All'oratorio di Loreto (Bergamo) le emozioni sono una questione di vocazione e aiutano a crescere.
Riconoscere le emozioni sotto tante prospettive: uno dei primi obiettivi dell’oratorio di Loreto per quest’estate è proprio questo. Il CRE è iniziato da poco, ma già dopo una settimana, sono stati mossi i primi passi per aiutare tutti i partecipanti a riconoscere il proprio vissuto emotivo e quindi se stessi. Ad accompagnarli lungo questo percorso che durerà cinque settimane ci saranno gli animatori, la collaborazione del teatro Pandemonium e alcuni adulti della comunità.
“Il tema delle emozioni ci ha spronato ad aver occhi nuovi rispetto a questa esigenza” racconta Matteo Mazzoleni, uno dei coordinatori, spiegando le diverse attività. Uno dei primi approfondimenti sulle emozioni è stato affidato agli animatori che hanno creato un laboratorio in cui la musica, la sfera emozionale e i preadolescenti si intrecciano l’un l’altro. Gli animatori propongono una canzone ai preadolescenti e ciascuno scrive sul cartellone le emozioni provate in quel momento. A partire da quanto scritto, ciascuno ripropone una canzone lasciandola in regalo a chi verrà dopo.
Un altro laboratorio legato alle emozioni è dedicato a diverse fasce d’età ed è realizzato grazie alla collaborazione con il teatro Pandemonium. “Grazie al laboratorio teatrale -spiega Matteo- bambini e ragazzi costruiscono e interpretano delle storie incentrate sulle emozioni. I partecipanti partono dalla conoscenza delle proprie emozioni per poi riconoscere quelle dell’altro. Da qui si dà spazio alla comunicazione delle emozioni e ai vari giochi di interpretazione per approfondire ogni sentimento”. Il laboratorio, così facendo, affronta ogni step educativo del CRE dando la giusta rilevanza ad ogni obiettivo.
Proseguendo con il percorso laboratoriale legato alle emozioni a diventare protagonisti sono gli anziani. Riprendendo un’attività proposta con il CRE “Bella Storia” del 2019, gli adulti riprendono parola attraverso le loro testimonianze. “Avevamo proposto questa attività quando il tema del CRE era la vocazione. Quell’anno con i ragazzi avevamo fatto visita agli anziani ascoltando le loro storie sulle scelte di vita e sui cambiamenti che avevano vissuto e che hanno visto accadere. Sulla scia di quella proposta e ricollegando anche al tema vocazionale, quest’anno abbiamo invitato in oratorio degli anziani per parlare ai ragazzi delle emozioni. Sarà non solo un confronto tra generazioni, ma anche un modo per sottolineare come le emozioni ci facciano crescere e ci spronino a cambiare. E se qualcosa ci fa crescere, significa che è strettamente connessa alla nostra vocazione e a come vogliamo spenderci nel mondo”.
La sfida estiva in cui sono coinvolti tutti gli oratori è sicuramente quella di aiutare bambini e ragazzi ad accogliere il loro vissuto emotivo. Ad accompagnarli sono scesi in campo i don e, soprattutto, tantissimi giovani e adolescenti. Il loro compito non è semplice, ma all’oratorio di Loreto sono state messe le prime basi. “L’unico modo che si ha per aiutare chi hai di fronte è conoscerlo a fondo -conclude Matteo-. La relazione fraterna è la forza del CRE. Una volta instaurata, si possono aiutare tutti i ragazzi nel loro processo di alfabetizzazione rendendoli consapevoli di ciò che sono e delle potenzialità che hanno. Prima di iniziare abbiamo stretto una promessa con gli animatori: anche se la situazione non sarà sempre facile, noi ci saremo. Bisogna starci per il bene di tutti”.