L'accoglienza come strumento d'empatia

Piccoli gruppi e confronto: ecco come all'oratorio di Stezzano si vive l'empatia.

Scegliere di prendersi cura di un piccolo gruppo non significa solamente scegliere di prendersi cura di alcuni bambini e ragazzi, ma si tratta di una scelta che mette al centro la persona in quanto tale. L’oratorio di Stezzano ha scelto di mantenere l’organizzazione del Cre in piccoli gruppi raccogliendo gli insegnamenti degli ultimi due anni: se si conoscono a fondo i ragazzi e il loro di rapportarsi, l’esperienza acquisisce ancora maggior valore e significato sia per i più piccoli che per gli animatori. “Abbiamo scelto di mantenere i piccoli gruppi perché negli scorsi anni ci siamo accorti del forte impatto educativo che ha avuto sui destinatari della proposta -commenta Alberto Callioni, uno dei volontari dell’oratorio di Stezzano-. Così tutti si sentono valorizzati, animatori compresi, e si vive meglio il Cre”.

Il piccolo gruppo gioca a favore anche dell’approfondimento del tema con le attività del lunedì. All’inizio di ogni settimana, in un momento chiamato “piccola accoglienza”, bambini e ragazzi sono coinvolti in un’attività di riflessione divisa in due momenti: l’attivazione e il confronto. Ogni lunedì è previsto un affondo diverso. “Conosci te stesso – Io sono” è l’attività dedicata all’alfabetizzazione delle emozioni, “Specchio riflesso – Guardo e provo” sprona i ragazzi ad andare oltre il giudizio, “Ad alta voce! – Comunico” lega le emozioni al tema della comunicazione e, infine, “Qui nel mondo – Scopro e costruisco” mette al centro il valore del fare comunità anche al Cre. Tutti messaggi densi di significato che lanciano tutti i ragazzi verso una nuova settimana ricca di esperienze e occasioni in cui giocarsi anche in funzione di un altro da sé con cui condividere gioia, rabbia e anche tanta felicità.

 
Unisciti anche tu!
Iscriviti alla newsletter per scoprire per primo le ultime storie e i nostri eventi
Oratori BG. Unisciti anche tu!