Emozioni ed essere uomo

L'alfabetizzazione delle emozioni è una sfida a cui tutti gli oratori sono chiamati.

Parlare oggi, nel 2022, di emozioni significa interrogarsi sul significato più profondo e tra i meno conosciuti dell’esistenza dell’uomo. I temi del CRE vanno sempre incontro alle esigenze educative dell’attuale e scegliere di dare rilevanza al vissuto emotivo non è solo una risposta ai due anni appena trascorsi, ma è un desiderio di prendersi cura dell’uomo in quanto tale. A partire dai bambini fino ad arrivare agli adulti, c’è sempre qualcosa che accomuna tutti: le emozioni. L’uomo è fatto di emozioni e, attraverso di esse, si interfaccia al mondo, si relaziona all’altro e si gioca in un’ottica di crescita. Prima di tutto questo, però, l’uomo si riconosce tale grazie alle emozioni e quindi conoscere le emozioni significa conoscere se stessi.

Può sembrare strano che la parte più volatile di noi ci definisca, ma basta pensare a come ci raccontiamo agli altri per comprendere come il vissuto emotivo ci guidi in ogni descrizione. “Suono la batteria” e se la si suona non è solo questione di raziocinio, ma è perché suonare ci gratifica, ci rende felici. Quindi, nel bene e nel male, le emozioni raccontano sempre qualcosa di noi perché sono la reazione  più naturale agli stimoli che ci circondano.

Anche trattare questo tema in una logica cristiana, a primo impatto, può risultare un po’ stonato. Cosa c’entrano le emozioni con la nostra fede? Eppure, troppo spesso, ci dimenticato che la Bibbia è piena di episodi in cui il vissuto emotivo è il vero protagonista della scena e che anche la spiritualità trova senso solo se ha il coraggio di affondare le sue radici anche nelle emozioni. Sono dettagli a cui far caso, su cui riflettere e grazie a cui accendere le emozioni. Non siamo fatti di compartimenti stagni: siamo uomini, siamo un tutt’uno fatto di emozioni.

 
Unisciti anche tu!
Iscriviti alla newsletter per scoprire per primo le ultime storie e i nostri eventi
Oratori BG. Unisciti anche tu!