Il Cre si racconta e mette al centro la cura
Tanti racconti per mettere in risalto la cura e il servizio: l'obiettivo è dar voce agli oratori
TuXTutti: il titolo del Cre di quest’anno apre la prospettiva sul mondo della cura e lo fa in maniera inedita. Scegliere di mettere al centro la cura e il servizio può sembrare banale, ma in realtà è una sfida non di poco conto. È chiesto un cambio prospettiva in cui le fondamenta siano messe in risalto. Ogni azione educativa in oratorio è un’azione di cura e servizio: la sfida sta nell’evidenziare ciò che sembra esser stato sempre naturale. Ci sarà un “Tu” che farà la differenza “per tutti”: com’è possibile realizzarlo sul campo? Cosa significherà nella realtà dei fatti? In prima linea a dimostralo ci saranno gli oratori che stanno iniziando l’avventura del Cre proprio in questi giorni.
Essere “TuxTutti” significa, innanzitutto, coltivare quel desiderio di essere sempre più capaci di cura e di servizio. Ciascuno a suo modo, ciascuno con le sue doti e ciascuno con la sua età. Per i bambini può rappresentare l’occasione per riconoscersi sia come destinati della cura che come soggetti attivi allenando una grammatica fatta di piccoli gesti quotidiani. I preadolescenti, posti di fronte ai primi importanti cambiamenti, potranno sperimentarsi nella concretezza della cura. Gli adolescenti, invece, vestendo la maglia dell’animatore potranno irrobustire la propria identità personale mettendosi alla prova attraverso il servizio che agiranno.
Ognuno avrà le sue sfide da affrontare a livello personale, ma è importante ricordare che il Cre è un’azione di comunità. A guidare gli oratori nel mettere in pratica questa nuova consapevolezza ci saranno diversi spunti. Dalle coordinate educative e spirituali fino agli ambiti in cui sarà possibile spendersi, la cura prenderà forma pezzo dopo pezzo. Serviranno occhi aperti per lasciarsi interpellare dalla realtà, braccia tese per accoglierla, ma anche delle mani in pasta per vivere a pieno e sulla propria pelle un’esperienza fatta di gesti concreti. Ma non solo: come ogni avventura anche i Cre saranno caratterizzati da imprevisti, fatiche e momenti difficili. Tutti da affrontare a gambe in spalla perché anche le fatiche fanno parte del gioco. Ciascuno sarà chiamato a mettersi in gioco con cuore libero per costruire un presente e un futuro all’altezza della dignità di ogni uomo.
Giorno dopo giorno, gli oratori proveranno a scendere in profondità con i loro gesti di cura e di servizio. Si prenderanno cura di ogni “sé” aiutando grandi e piccoli in un percorso di crescita personale. Si metteranno in gioco per l’altro per accudirlo in ogni suo aspetto e poi amplieranno lo sguardo andando incontro al proprio territorio, al Creato e anche a un senso di mondialità.
Raccontata così sembra una sfida insormontabile, una vera e propria rivoluzione e un po’ lo sarà. Sarà davvero un’estate in cui i piccoli gesti di un “Tu” potranno farà la differenza “per tutti”.
È un cammino di piccoli passi che racconteremo da vicino in tanti modi diversi per dare spazio e voce a quanti più oratori possibili. Dalla prossima settimana, infatti, gli oratori della diocesi di Bergamo avranno la possibilità di farsi raccontare e di raccontarsi. Il tema del Cre 2023 sarà approfondito – qui sull’inserto NonSoloXGioco- attraverso degli interventi di chi la cura l’agisce quotidianamente per poi riconoscersi nei risvolti nelle iniziative diocesane e negli oratori stessi. Il viaggio negli oratori proseguirà sul settimanale diocesano Santalessandro.org tramite la rubrica #oratiracconto. Al centro ci sarà l’azione di cura degli oratori, ma i racconti avranno l’obiettivo di mettere in risalto tutto ciò che, finora, è stato parte integrante e naturale dei gesti educativi.
Il racconto, però, non vuole avere un’unica chiave interpretativa. Il desiderio è quello di coinvolgere gli oratori in prima persona. Un contest guidato dai personaggi di Robin Hood animerà i social di OratoriBG -in particolar modo Instagram- andando a scoprire ogni azione di cura da vicino. Basterà scattare una foto o un video e caricarlo sul profilo del proprio oratorio taggando OratoriBG per essere protagonista di un puzzle di racconti dalle tante prospettive, ma con un unico obiettivo: il bene dei più piccoli della comunità.
Ci aspetta un’estate a “TuXTutti” da raccontare da vicino per ricordarci quanto ogni piccolo passo faccia parte di una lunga distanza: quanto ogni piccolo gesto di cura possa innescare una grande rivoluzione.