La cura coinvolge tutti
L’integrazione, negli oratori di Grumello e Telgate, è un impegno prefissato di anno in anno.
Negli oratori di Grumello e Telgate, il Cre, da sempre, rappresenta un punto di incontro tra generazioni, ma anche tra culture differenti. In un territorio caratterizzato dalla pluralità culturale, la risposta migliore è sempre quella delle “braccia tese per accogliere la realtà che ci chiama in causa”, sottolinea don Alberto Varinelli, curato dei due oratori.
Il “TuXTutti” ha aiutato ancora di più ad andare incontro alla comunità perché “il linguaggio della cura raggiunge tutti indipendentemente della cultura o dalla fede”. Questo linguaggio è declinato in diverse attività, tra cui il laboratorio di cucina per bambini e preadolescenti realizzato grazie alla collaborazione della Fondazione Ikaros, che li ha visti impegnati nella preparazione della merenda per tutti. Gli animatori, invece, – che quest’anno contano 108 presenze per Grumello e 50 per Telgate – sono accompagnati in un cammino di rilettura in cui mettono a tema il loro essere lì per l’altro perchè “Non importa quale cultura, religione o abitudini abbia chi hai di fronte”, spiega don Alberto.
L’integrazione, negli oratori di Grumello e Telgate, è ormai un impegno prefissato di anno in anno. “Nonostante bambini e ragazzi abbiamo diversi modi di vedere e vivere il mondo -conclude don Alberto – il Cre sembra avere il potere di abbattere le differenze. Non si tratta di un annullamento, ma di una valorizzazione delle diversità facendo attenzione ad accogliere le diverse prospettive. Avere degli animatori con una cultura diversa aiuta molto nel coltivare questa sensibilità”. È un’attenzione che parte dal Cre, ma che è chiamata ad avere come destinazione la quotidianità di tutti coloro che l’hanno vissuto.