Per sperimentare la bellezza del creato non servono grandi spostamenti: delle volte, basta allargare lo sguardo al territorio circostante, per lasciarsi colpire da ciò che un luogo può raccontare. Al Cre dell’oratorio di Sovere la cura del creato parte dal gesto della pulizia dei luoghi dalla comunità fino a vivere delle vere e proprie avventure nella natura. Da Bossico al lago Moro fino al laghetto di Rogno, bambini e preadolescenti vivono diverse esperienze che, successivamente, saranno rilette nel momento della preghiera.
Che sia una passeggiata nel bosco o un gioco al parco avventura, ciascun ragazzo a contatto con la natura è invitato e spronato ad aprire gli occhi e a non dare nulla per scontato. Un piccolo aiuto per tutti i bambini e preadolescenti del Cre arriva dal laboratorio di fotografia in cui un professionista spiega loro qualche trucco del mestiere per sfruttare al meglio la fotocamera del proprio smartphone. Una volta svolta la parte teorica, si scende in campo per immortalare la cura e le escursioni nella natura sono un tassello fondamentale per completare l’album di questi aspiranti fotografi a caccia di cura. “Il nostro obiettivo - raccontano Astrid Bianchi e Maria Paola Andreoli, coordinatrici dell’oratorio di Sovere - è allenare la sensibilità dei più piccoli. Aver cura del creato è un impegno quotidiano e potrà continuare al di fuori del Cre solo se avremo allenato abbastanza il loro senso di cura nei confronti dell’ambiente”. Si tratta di una buona prassi da percepire e “catturare” per farla propria. Anche partendo da una fotografia si può cambiare la propria quotidianità.