Ricambiare i doni della comunità con il proprio servizio

All'oratorio di Urgnano si lavora per garantire un Cre dal clima famigliare

Un contesto famigliare in cui esserci per la comunità: il Cre dell’oratorio di Urgnano può riassumersi così. Può sembrare una frase stringata e semplice, ma in realtà è una porta su un’esperienza che sta rivoluzionando la comunità. Partendo da gesti spontanei richiamati dalle coordinate educative e spirituali del Cre, all’oratorio di Urgnano questa esperienza estiva è diventata il luogo perfetto in cui realizzare una cura che vada oltre le proprie quattro mura.

Il Cre, infatti, è aperto a tutti i bambini e i preadolescenti delle comunità di Urgnano e Basella e non si lascia mancare delle occasioni per rileggere l’amicizia e la cura che lega ciascuno di loro al prossimo. “Il tema della cura è ciò caratterizza tutto il Cre – racconta Erica Pesenti, coordinatrice dell’oratorio di Urgnano -. Si parte dal nome delle squadre che riprendono le coordinate educative e spirituali per sottolineare che, nel prendersi cura, occorre giocarsi a pieno. Successivamente, si va in profondità grazie a giochi e attività a tema pensate su misura per tutti”. 

Ciò che c’è di rivoluzionario in un Cre come quello dell’oratorio di Urgnano è il desiderio di prendersi cura di tutti, ma senza la pretesa di essere solo dei portatori di cura. “Il nostro obiettivo era quello di costruire un Cre dal contesto famigliare in cui tutti potessero sentirsi a casa - spiega Erica -. Questo è stato possibile soprattutto grazie agli animatori che hanno avvertito il senso dell’essere comunità. Com’è stato donato loro in passato, ora sono loro a donarsi per i più piccoli con il loro esserci. Esserci è ricambiare nei confronti di una comunità che ti ha sempre voluto bene e che non smette di prendersi cura di te: c’è in ogni passo della tua crescita”. 
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