Essere educatori desiderosi di mettersi in gioco

Dopo la quarantesima edizione dello scorso anno, i giovani degli oratori sono pronti per partecipare a un’avventura che si rinnova ogni estate: anche per il 2023, il corso residenziale di Mezzoldo è stato confermato. Da oltre quarant’anni, il corso -che ha avuto una battuta d’arresto solo durante l’estate della pandemia- ha coinvolto tantissimi educatori della diocesi bergamasca. Mezzoldo è ormai diventato un punto di ritrovo, il fulcro attorno a cui vengono formati i giovani e viene incentivato il confronto tra oratori diversi. Al rifugio Madonna delle Nevi, in tanti hanno colto la possibilità di allargare il proprio sguardo e di lasciarsi accompagnare in un tratto del proprio percorso di crescita. 

L’edizione del 2023 si svolgerà da mercoledì 23 a domenica 27 agosto presso il rifugio Madonna delle Nevi. Il corso residenziale di Mezzoldo è una proposta formativa diventata una vera e propria tradizione. Quest’anno l’UPEE apre le porte ai giovani nati tra il 2005 e il 1998 della Diocesi di Bergamo e scelti dai sacerdoti perché animatori o coordinatori del CRE o educatori degli adolescenti, già coinvolti o in previsione di esserlo in modo responsabile nella vita dell’oratorio.

Lo scopo è formare dei giovani sensibili alle tematiche educative e pastorali. Il corso darà l’opportunità di lavorare sul proprio vissuto personale, educativo e spirituale, vivendo un’esperienza formativa intensa in modo che ogni giovane possa tornare a casa con il desiderio di mettersi a servizio della propria comunità e del proprio oratorio. L’obiettivo è accompagnare i giovani degli oratori ad allenare il proprio pensiero attraverso stimoli ed input nuovi senza dare per scontato il loro servizio in oratorio. Essere educatori oggi, infatti, richiede uno spessore non indifferente: le sfide da affrontare sono tante e le sensibilità di cui tener conto si sono moltiplicate in modo notevole. Per questo motivo a Mezzoldo, più che un metodo, viene consegnato uno stile. Non è possibile pensare che il percorso adottato per degli adolescenti di un oratorio, possa essere funzionale per tutti gli adolescenti della diocesi. Il confronto tra realtà aiuta a non sentirsi soli nello svolgere questo servizio e a condividere idee che possano portare frutto. Questo, però, è più uno stimolo che una soluzione. Ciascuno, con le proprie capacità e i propri limiti, è chiamato a mettersi in gioco per stare accanto ai propri adolescenti in modo autentico. Si tratta di ascoltarli e accompagnarli in un cammino in cui si gioca anche un pezzo di sé. Nulla è da dare per scontato o definitivo perché l’educatore deve metter in conto una certa predisposizione al cambiamento e all’evoluzione dei propri piani. 

Questo è ciò che si desidera consegnare nei giorni che si trascorreranno insieme a Mezzoldo attraverso attività, occasioni di riflessione, giochi, animazione e momenti dedicati alla spiritualità. Una formazione a 360 gradi che -ogni anno- si adatta alle esigenze del tempo e dei corsisti ed è guidata da un personaggio differente. L’anno scorso, ad esempio, la figura guida era San Luigi Maria Palazzolo, ideatore dell’oratorio bergamasco canonizzato poco tempo prima da Papa Francesco. Attraverso i suoi scritti e le parole del Vangelo, i corsisti hanno riscoperto i pilastri dell’oratorio e le sfaccettature dell’essere educatore. 

Il tema e il personaggio di quest’anno saranno svelati ai corsisti solo nel giorno di arrivo, ma le iscrizioni sono già aperte. Il costo della proposta è di 200 euro a corsista e per avviare la procedura d’iscrizione è necessario contattare la segreteria dell’Ufficio Pastorale per l’Età Evolutiva tramite mail all’indirizzo  upee@curia.bergamo.it oppure chiamando lo 035 278 203. Sul sito www.oratoribg.it sono a disposizione tutte le informazioni legate alla proposta e la locandina in formato PDF da condividere con i giovani interessati. Le iscrizioni chiuderanno venerdì 28 luglio 2023. 

Il corso residenziale di Mezzoldo sta già prendendo forma nella speranza che rappresenti davvero un passo in più nel cammino di ciascuno educatore. Un tratto speciale del percorso grazie cui sentirsi parte di una famiglia più grande: non si è mai soli nell’affrontare la sfida dell’educazione in oratorio, c’è sempre qualcuno (anche di più grande) disposti a farsi compagno di viaggio.