Dal cortile al futuro della comunità
All'oratorio di Martinengo, il progetto Giovani In Cammino sostiene la figura dell'educatore di cortile
Il cortile è da sempre il luogo designato per l’accoglienza in oratorio e nella comunità di Martinengo questo spazio gioca un ruolo fondamentale per l’educazione, l’integrazione e la dimensione relazione dei più giovani. Tutti i pomeriggi, tantissimi preadolescenti bussano alla porta dell’oratorio per una partita a ping-pong o semplicemente per trovare una panchina e qualcuno pronto a scambiare due parole con loro.
Martinengo è un paese caratterizzato da una forte presenza di seconde generazioni come racconta Stefano Vescovi, l’educatore di cortile presente in oratorio grazie al sostegno del progetto Giovani In Cammino. “Nella nostra comunità, il cortile dell’oratorio gioca un ruolo cruciale. In questo spazio si dà la possibilità dell’incontro a tutti con l’obiettivo di incentivare l’integrazione. Il mio ruolo consiste non solo in una vigilanza degli spazi, ma nell’aver cura anche nelle relazioni che si intessono tra pari e tra le generazioni”.
Per raggiungere questo obiettivo, l’oratorio di Martinengo punta sull’accoglienza e sull’informalità accompagnate da attività semplici, ma strutturate. Per i preadolescenti si organizzano tornei di calcetto, calciobalilla e ping-pong. È dunque il gioco a farsi tramite dell’incontro attraverso cui continuare a tessere relazioni che possano rafforzare la comunità.
“Prendersi cura del divertimento e dell’informalità di questi preadolescenti è una modalità che l’oratorio possiede per crescere, educare e farsi prossimi ai ragazzi -prosegue Stefano-. Abbiamo provato ad ascoltare e rileggere i loro bisogni per poi incontrarli sul terreno comune del cortile. Questi sono i primi passi di questo cammino condiviso che ha come obiettivo la crescita di chi incontriamo. Mettere in condivisione il proprio tempo significa coltivare la relazione con e tra di loro. Saranno passi semplici, ma molto efficaci per compiere i primi tratti insieme”. Così tra due tiri a pallone e un consiglio dei più grandi, i preadolescenti crescono sperimentandosi e confrontandosi nel cortile dell’oratorio che diventa luogo d’incontro e, simultaneamente, punto di partenza di un cammino dagli orizzonti ampi. Si parte dal cortile per costruire la comunità del futuro relazione dopo relazione.