L'equipe educativa fa da ponte tra passato, presente e futuro

Scegliere di “investire” nell’educazione in un momento di emergenza educativa può sembrare quasi controintuitivo, eppure la Diocesi di Bergamo sceglie, ancora una volta, di rilanciare il modello dell’equipe educativa, un gruppo di volontari che sceglie di prendersi cura dell’intenzionalità educativa del proprio oratorio a servizio della comunità e delle giovani generazioni. A dieci anni dalla loro istituzione, questa attenzione continua a crescere come il numero delle equipe educative presenti negli oratori. Un dato che non è dovuto solo a un’esigenza emersa dal calo dei sacerdoti, ma anche da una storia -quella dell’oratorio- in continua evoluzione. Essendo una realtà viva, l’oratorio di oggi si trova a dover rispondere ai bisogni educativi del 2023 e lo prova a farlo con uno sguardo allargato in cui sono coinvolti anche i laici. Venerdì scorso è iniziata la serie di incontri territoriali che raggiungerà tutti i volontari delle equipe educative facendo tappa nelle tredici comunità ecclesiali territoriali della diocesi. La prima tappa ha avuto luogo all’oratorio di Clusone in cui l’Ufficio Pastorale dell’Età Evolutiva ha potuto incontrare le equipe educative della CET 2 e avviare un cammino di conoscenza e di riconoscenza per il lavoro svolto in questi primi anni di servizio.

Guardando ai territori, l’intenzione dell’UPEE è di conoscere a fondo le diverse esperienze per sostenere al meglio sacerdoti e laici che scelgono di mettersi in gioco per custodire e innovare il senso della proposta educativa dell’oratorio. Da qui è nato il confronto non solo tra l’Ufficio e il territorio, ma anche tra le diverse equipe educative della CET 2. Rappresentando l’equipe educativa attraverso un disegno, i volontari hanno rotto il ghiaccio scendendo sempre più in profondità rispetto alle questioni emerse lungo la serata. L’equipe educativa è stata delineata come la regia educativa e pastorale dell’oratorio che tiene vivo l’annuncio del Vangelo alle giovani generazioni, ma non sono mancate provocazioni rispetto al ruolo dei membri delle equipe e alle collaborazioni che l’oratorio può avere nella rete territoriale. Delle tematiche che sono state riprese con decisione anche dal videomessaggio del Vescovo Francesco mostrato ai presenti. “L’equipe educativa -ha spiegato monsignor Beschi- è una proposta di cui sono fermamente convinto. In un momento di emergenza educativa, l’oratorio ha ancora molto da dare e questo strumento aiuta a rispondere alle sfide educative che incontriamo nella nostra storia. L’oratorio è vivo ed evolve, ma, allo stesso tempo, mantiene la sua vocazione a tradurre la fede in un umanesimo che permette alle giovani generazioni di crescere e maturare ispirandosi al Vangelo. È necessario mantenere questa propositività. L’equipe educativa rappresenta l’intenzione educativa dell’oratorio nella società odierna perché mantiene lo stile evangelico e allarga la prospettiva dell’oratorio alla rete territoriale”. Il Vescovo Francesco ha poi concluso definendosi meravigliato per la generosità, la competenza e responsabilità ecclesiale ed educativa con cui i volontari si spendono all’interno delle equipe educative.

La stessa meraviglia che ha accompagnato a casa i presenti dopo il primo incontro territoriale. I volontari hanno concluso l’incontro sentendosi rivolgere l’augurio di avere “la pazienza di chi è perseverante nella fede”, “il coraggio di chi osa nuovi sentieri” e “la prospettiva di un “insieme” più ampio”. Questo è un solo piccolo tassello di una costruzione molto più grande, ma necessario per costruire l’oratorio di domani: un piccolo, ma grande dono ricevuto in eredità di generazione in generazione.

La prossima tappa degli incontri territoriali è fissata per martedì 21 novembre all’oratorio di San Pellegrino Terme per le equipe educative della CET 4 a cui è già possibile iscriversi. Per visionare il calendario e tutte le informazioni riguardanti gli incontri territoriali è possibile visitare il sito www.oratoribg.it.