Oratorio e volontariato: cosa spinge a donarsi?

É online la nuova ricerca di Odielle: "La casa del dono" analizza il volontariato in oratorio

“Nel contesto lombardo gli oratori svolgono un ruolo storicamente rilevante non soltanto nell’ambito della formazione religiosa, ma anche in quella civile e sociale dei cittadini. Uno dei tratti peculiari dell’oratorio è dato dal fatto che il suo funzionamento si regge sulla partecipazione attiva dei volontari intesi come espressione visibile della gratuità e dell’intento educativo e testimoniale della comunità cristiana verso i più giovani”. Inizia così l’ultima ricerca della collana “Gli sguardi” di ODL (Oratori Diocesi Lombarde) dedicata alla dimensione del volontariato in oratorio.

 

Dal titolo “La casa del dono”, l’indagine è stata presentata lunedì scorso presso l’Università Cattolica di Brescia, mettendo a fuoco come l’oratorio possa essere ancora oggi un luogo generativo di cultura del dono, grazie ad una buona pratica di volontariato. Secondo quanto riportato da un’indagine Istat del 2013 svolta in collaborazione con CSVnet (rete dei Centri di Servizio per il Volontariato) e Fondazione Volontariato e Partecipazione, all’epoca la stima dei volontari era di oltre 6 milioni su tutta la penisola, di cui il 25% impegnato nell’ambito educativo e legato ad organizzazioni religiose.

 

A 10 anni di distanza, in un mondo diverso e caratterizzato da un calo del volontariato, Oratori Diocesi Lombarde e il gruppo di ricerca ha pensato di dare voce a coloro che ne sono ancora protagonisti, in oratorio e dove la vita li ha condotti, per indagare così il senso e il valore di spendersi gratuitamente per gli altri. La ricerca, infatti, non si limita a fare un censimento dei volontari, ma ne cerca le motivazioni, il valore per la vita e gli elementi che fanno di questo servizio un’esperienza immersiva in sé stessi, nelle relazioni e nella realtà che siamo chiamati ad abitare. Dalle due fasi dell’indagine emerge come un presente di volontariato possa trasformarsi in un futuro caratterizzato dall’impegno sociale, politico e culturale. Quando una persona sceglie di spendersi volontariamente in oratorio lo fa con le proprie caratteristiche e il proprio vissuto che non vengono accantonati, ma anzi valorizzati. È come se l’oratorio si strutturasse come un piccolo mondo in cui ciascuno possa trovare il proprio posto mettendo a disposizione passioni, talenti e caratteristiche nel servizio alla comunità. A crescere sono sia i volontari sia la comunità stessa che trae beneficio dalla diversità dei tanti talenti messi in gioco.  

 

L’impatto sociale di queste esperienze è davvero altissimo se si considerano due fattori. Da un lato chi si è messo al servizio dell’oratorio ha maturato delle competenze personali, relazionali, sociali, organizzative e progettuali utili non solo per sé, ma per tutta la comunità. Dall’altro, trattandosi di un ambito educativo, l’esperienza del dono può trasformarsi per l’oratorio in un’occasione formativa, trasformando la pratica in testimonianza di uno stile fraterno, responsabile e collaborativo, prezioso per la vita in senso ampio. Come dimostrato da un altro censimento del 2013 svolto per la ricerca “L’oratorio oggi”, l’età dei volontari impiegati nell’oratorio era mediamente più giovane rispetto a quello della rilevazione generale dell’Istat. Il 32% era costituito da soggetti con un’età fino ai 18 anni, il 19% da giovani maggiorenni fino ai 30 anni e il 51% da adulti con più di 30 anni. Ciò significa che gli adolescenti e giovani impegnati in oratorio nel 2013 erano circa 91.000 su tutta la Lombardia.

 

Oltre ai numeri, occorre prendere in considerazione le testimonianze e i dati raccolti per comprendere come l’oratorio sia ancora un tassello importante per la società. Qui le giovani generazioni – e non solo – crescono facendo maturare i propri talenti mettendosi al servizio della comunità: si cresce in una prospettiva personale grazie alla relazione con il prossimo. È una bellezza di cui si è chiamati ad esserne un po’ più consapevoli per comprendere il valore dell’oratorio nella società odierna e la ricchezza nel farne parte da protagonisti.

La nuova ricerca “La casa del dono” de “Gli sguardi” di ODL è consultabile gratuitamente online sul sito www.odielle.it.

 

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