La GMG continua anche a casa

Presentate le nuove proposte per la pastorale giovanile. Per i gruppi giovani sono disponibili sette schede per rileggere l'esperienza.

“Bella la GMG, ma dopo? Che cosa succede? Che cosa si fa?”: forse questo è solo uno dei tanti pensieri che è passato per la testa dei giovani che hanno partecipato all’appuntamento mondiale a Lisbona. La GMG è stato un bagno di folla, un incontro che ha fatto percepire quanto ampia e giovane possa essere la Chiesa. Un milione e mezzo di giovani a Lisbona, a sei anni dall’ultimo appuntamento in Europa, forse non se li aspettava nessuno. Sono giovani che sono riusciti a smuovere la coscienza degli adulti, ma anche dei propri coetanei. I presenti sono rimasti colpiti vicendevolmente, mentre chi è rimasto a casa è stato raggiunto dall’eco della notizia e poi dalla testimonianza di chi è tornato proprio come Papa Francesco aveva chiesto alla messa di invio in chiusura della GMG. “Per chi è questa GMG? Per voi qui presenti, certamente, ma soprattutto per chi è a casa perché da oggi sarete chiamati ad esserne testimoni. Voi andate via da qui con quello che Dio ha seminato nel vostro cuore: fatelo crescere, custoditelo con cura. Vorrei farvi una raccomandazione: fatene memoria, fissate nella mente e nel cuore i momenti più belli. Così facendo, quando arriverà qualche momento di fatica e scoraggiamento, il ricordo delle esperienze e della grazia di questi giorni vi donerà nuova forza. Questa è la realtà, questo siete voi: il santo Popolo fedele di Dio che cammina nella gioia del Vangelo”. 

Una premessa ambiziosa che trova risposta in un gesto semplice indicato anche dal Santo Padre: abitare la quotidianità. L’esperienza della GMG ha provocato i giovani bergamaschi presenti -e non solo- che saranno presto protagonisti di tre cammini: diocesano, parrocchiale-territoriale e personale. Nel primo livello sono racchiusi tutti gli appuntamenti di carattere diocesano che inizieranno venerdì 17 novembre con gli appuntamenti di Giovani in Preghiera. Domenica 26 novembre, invece, si celebrerà la GMG diocesana insieme al vescovo Francesco per riprendere quanto vissuto a Lisbona e ritrovarsi in preghiera. Le informazioni rispetto a questo evento saranno presto disponibili sul sito www.oratoribg.it e verranno comunicate attraverso i social di OratoriBG. 

Per rileggere la GMG e camminare con i propri giovani a livello territoriale, l’Ufficio Pastorale per l’Età Evolutiva ha elaborato delle schede tematiche riprendendo gli inviti che Papa Francesco ha rivolto a tutti i giovani presenti a Lisbona. Brillare, ascoltare, sognare, credere, spogliarsi, lottare ed esserci sono i verbi che guideranno il cammino delineato da qui a maggio: un modo per accompagnare i giovani nei diversi tempi dell’anno pastorale fino al periodo estivo, momento di nuove sfide ed esperienze da vivere. È possibile scaricare le schede sul sito www.oratoribg.it nella sezione “Giovani” dedicata alle proposte e alle schede per i gruppi. Il materiale non sarà l’unico a riprendere gli inviti del Pontefice. Gli stessi verbi verranno ripresi a livello personale con l’esperienza dei ritiri organizzati dall’ufficio Vocazioni e l’ufficio Tempi dello Spirito, mentre da sabato 14 ottobre ripartirà anche il Gruppo Samuele. 

Oltre al cammino più riflessivo e improntato sulla rilettura della GMG, sul sito www.oratoribg.it è ancora disponibile il materiale del progetto “Giovani e Vescovi” sia per chi desideri proseguire il percorso sia per chi voglia iniziarlo. Dal 10 dicembre, dopo l’incontro di restituzione della fase regionale a Sotto Il Monte, è iniziata ufficialmente la fase diocesana che porterà la voce dei giovani ai vescovi lombardi. La platea dei 200 giovani presenti al duomo di Milano per il primo appuntamento si amplia raggiungendo e dando spazio a nuove voci nel cammino sinodale. I temi proposti, in questo caso, sono la vocazione, i riti, gli affetti, l’ecologia e l’intercultura: tutte dimensioni che toccano inevitabilmente la vita dei giovani e della Chiesa. È attraverso delle tematiche intrinseche all’essere umano e capaci di interpretare la vita che giovani e Chiesa convergono per riflettere e instaurare -come evidenzia il sottotitolo della proposta- “un dialogo che porta frutto”. 

Il cammino dei giovani è già in corso e ora non può che essere arricchito dalle tante occasioni da vivere insieme per continuare a respirare lo stesso stile di Chiesa sperimentato a Lisbona. Non sarà semplice o immediato, ma quel modo di vivere la Chiesa è replicabile ovunque anche grazie alla spinta di quanto vissuto in GMG. Che cosa ci siamo portati a casa da spendere nella quotidianità? È ora di scoprirlo insieme. 
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