A Lizzola per scoprire il valore della relazione

L'oratorio di Azzano si prende cura della dimensione relazionale dei preadolescenti attraverso il camposcuola

Il camposcuola è sempre un momento molto atteso in oratorio. È un’opportunità per condividere giornate intere con i propri preadolescenti e non solo: dalla colazione, alle uscite, ai giochi, i lavori domestici, le serate fino alla condivisione di tempi e spazi abitudinari. In tutta questa ricchezza, queste esperienze diventano anche delle occasioni per accogliere le esigenze dei più giovani. Partendo da un rimando dell’istituto scolastico del territorio, l’oratorio di Azzano ha scelto di prendersi cura della sfera relazionale dei propri preadolescenti. Cogliendo l’occasione del camposcuola a Lizzola, l’oratorio ha coinvolto dei giovani di quarta e quinta superiore per costruire con loro un’esperienza capace di mettere al centro la relazione con sé e con l’altro a misura di preadolescente. 

“È la prima volta che organizziamo un camposcuola per i preadolescenti -racconta don Simone Zappella, curato dell’oratorio di Azzano- e abbiamo scelto di proporlo per conoscere meglio i nostri ragazzi e allargare il loro sguardo”. Negli ultimi giorni del 2023, l’oratorio di Azzano ha trovato casa a Lizzola per condividere quattro giorni all’insegna delle relazioni. Oltre ai momenti di informalità e animazione, anche la riflessione ha trovato il suo spazio approfondendo il tema centrale sotto diversi punti di vista. Partendo dalla visione del film “Mio fratello rincorre i dinosauri”, i preadolescenti si sono soffermati sulla relazione con se stessi e gli altri attraverso due attività consegnando poi tutto nella preghiera. Dal proprio identikit, i preadolescenti hanno riletto se stessi per mettersi in relazione con il gruppo. “La conoscenza dell’altro e l’uscire dal piccolo gruppo sono state le due provocazioni principali per far riflettere i ragazzi -prosegue don Simone-. In questi giorni si è creato un bel clima in cui i preadolescenti hanno potuto sperimentare uno stare insieme nuovo sia in attività strutturate che in momenti più informali”. 
Un valore aggiunto di quest’esperienza è costituito dall’organizzazione. “Gli animatori si messi in gioco rispondendo a un’esigenza a cui non potevamo rimanere indifferenti -aggiunge don Simone-. Dal bisogno avvertito hanno costruito un camposcuola ad hoc per i preadolescenti e, sentendolo loro, sono riusciti a trasmettere il valore delle relazioni. Questo è l’inizio di una strada da continuare a percorrere insieme”. 
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