Una rete al servizio delle relazioni
Oratorio Chiuduno: persone ed enti in rete al servizio della comunità educante per ridare nuova energia all’educazione delle giovani generazioni
Ogni comunità ha la sua storia con le sue tradizioni e ogni oratorio ha il suo di stile per abitarla, impreziosirla e sostenerla. Con l’obiettivo di essere casa per i giovani e non solo, all’oratorio di Chiuduno, il progetto Giovani In Cammino è stato pensato in modo da sostenere la creatività all’interno di una rete di comunità che potesse raggiungere e coinvolgere tutti gli enti presenti sul territorio.
Dopo aver vissuto degli anni complessi dovuti alla pandemia, il desiderio era di tornare a proporre diversi percorsi che potessero accompagnare la crescita degli adolescenti nella sua totalità prendendosi cura di ogni aspetto. Da questa lettura del territorio e dei bisogni, il progetto Giovani In Cammino nell’oratorio di Chiuduno è andato a sostenere e valorizzare la rete territoriale che, in questi anni, sta animando la vita della comunità. “Questo progetto -spiega Clara Finazzi, educatrice dell’oratorio di Chiuduno- ci ha dato la possibilità di rileggere le esperienze passate con uno sguardo più ampio. Abbiamo approfondito ancor di più il significato della parola “Oratorio” rimettendo al centro il “fare ed essere insieme”. Se l’azione educativa è resa possibile da un “insieme” ci si sente meno soli e la proposta si arricchisce di prospettive, attenzioni e pensieri nuovi”.
Scegliendo di essere parte attiva della rete territoriale, l’oratorio di Chiuduno ha potuto mettere in campo nuove e vecchie esperienze: grazie al progetto è stato possibile riavviare i laboratori manuali per gli adolescenti e organizzare delle giornate in cui ciascun ente facesse la propria parte per animare la comunità.
“La rete prima di essere fatta di enti -continua Clara- è fatta di persone. Lavorando insieme è possibile supportarsi a vicenda, contagiarsi l’un l’altro e vedere le esperienze in modo nuovo. Insieme siamo comunità che collabora, affronta le difficoltà e si mette in gioco per le giovani generazioni. Insieme siamo una comunità viva”. Alla base di tutta questa sinergia ci sono non solo occasioni di incontro, ma anche di rilettura e progettualità attraverso cui rileggere il proprio servizio. Una verifica fondamentale per comprendere come stare accanto a chi cresce e donare continuamente nuova linfa alla rete territoriale.
“Siamo tutte persone spinte da un intento comune e “dividersi” in compartimenti stagni non porterebbe a nulla, soprattutto in realtà piccole come la nostra -conclude Clara che, attraverso il suo ruolo, prova a giocarsi anche lei stessa come collante per la comunità -. Avere persone che credono in ciò che fanno e desiderano raggiungere lo stesso obiettivo è un dono, mettersi in rete è portare frutto. Noi giovani siamo ripartiti con il desiderio di rendere l’oratorio una casa accogliente per tutti, ma non vogliamo fermarci sulla soglia. Desideriamo guardare oltre per tendere la mano al territorio donando ai più piccoli ciò che noi abbiamo ricevuto in passato”. Nella rete presente sul territorio di Chiuduno, tutti -dall’oratorio agli enti territoriali fino alle persone coinvolte- collaborano guardando alle giovani generazioni con la consapevolezza che la partita dell’educazione non va mai giocata da soli, ma insieme come comunità.