Essere preadolescenti significa compiere i primi passi per diventare grandi e riconoscersi nel gruppo: ad arricchire la loro estate in oratorio ci sono anche i campiscuola, giorni fuori porta in cui vivono in modo più intenso le relazioni sia con i propri amici sia con chi si conosce un po’ meno. Il tutto è sempre accompagnato da temi e persone che fungono da guida soprattutto se si tratta delle prime uscite al di fuori della famiglia. All’inizio dell’estate, i preadolescenti dell’oratorio di Nembro hanno avuto l’opportunità di vivere due campiscuola dedicati a loro.
Dal 12 al 20 giugno, l’oratorio di Nembro ha accolto a Teveno i preadolescenti di prima e seconda media su due turni. Nei cinque giorni trascorsi insieme, il tema approfondito è stato il medesimo: la coralità del gruppo. Lo spunto di riflessione da cui tutto è iniziato è stata la pellicola di “Sister Act 2” in cui l’obiettivo della protagonista è trasformare una classe un po’ sgangherata in un coro capace di cantare insieme. Una meta che può sembrare semplice da raggiungere, ma che in realtà deve tenere conto di diversi ingredienti per trovare l’armonia necessaria per far funzionare il gruppo. “Ogni giorno abbiamo lavorato sulla coralità in modo diverso -spiega don Christopher Seminati, curato dell’oratorio di Nembro-. Per essere dei buoni amici è necessario partire da sé e dalla propria conoscenza per poi spostare lo sguardo sul prossimo con il desiderio di conoscerlo. È attraverso questa attenta tessitura dei legami che è possibile creare coralità nel gruppo”.
La coralità, inoltre, è una dimensione importante anche in un camposcuola lontani da casa. Per un preadolescente, queste sono le prime esperienze in cui vive in autonomia mettendosi in gioco per sé e per gli altri in tanti modi differenti come sottolinea don Christopher. “Sono i primi campi, le prime esperienze fuori casa ed è il momento in cui ci si accorge di far parte anche di una famiglia più grande: la comunità. A un camposcuola si hanno i primi assaggi di ciò che significa diventare grandi insieme scoprendo il significato profondo della parola “insieme”. Si sta insieme sia nei momenti felici che in quelli più difficili perché si ha a cuore tutto di tutti. Questo è il senso e il sentimento di comunità che desideriamo trasmettere ai nostri ragazzi”. I giorni trascorsi insieme a Teveno, infatti, non sono fini a se stessi. Oltre a lavorare sulla propria autonomia e conoscere l’altro più a fondo, i preadolescenti assimilano uno stile che respirano in ogni gesto, compito, gioco o attività.
“Durante i campiscuola vissuti insieme – conclude don Christopher- abbiamo sperimentato nel concreto cosa significhi conoscersi realmente. Abbiamo vissuto sulla nostra pelle il significato dello stare insieme. Sono dei passaggi della crescita che aiutano i ragazzi a prendere consapevolezza di sé e di quanto sia importante e impegnativo costruire la coralità all’interno del proprio gruppo come in una comunità che inizia a coinvolgerli in modo più diretto. I campiscuola sono tappe importanti per la loro crescita”. Tornati a casa, i preadolescenti avevano davanti a loro tante esperienze che ora stanno vivendo insieme. In ogni appuntamento, la coralità riscoperta come uno stile che li accompagnerà per vivere al meglio l’estate e tutto ciò che verrà.