L’esperienza del Cre vista con gli occhi dei più piccoli

“VIAVAI significa che vai e poi torni”: Camilla, una bambina dell’oratorio di Paratico, riassume così il titolo del Cre 2024. Durante l’estate appena iniziata, l’ha già sentito nominare spesso ed è già entrato nelle sue corde, sperimentandone il significato in diverse occasioni come quella del FamilyCre. I tradizionali appuntamenti estivi dell’oratorio di Paratico aprono l’esperienza a tutta la comunità mettendo al centro soprattutto i bambini, i cui primi passi si muovono in famiglia.

Tornata a casa dalla prima delle quattro serate in programma, la piccola Camilla ripercorre i diversi momenti attraverso il suo sguardo attento e non ha dubbi: “Il momento più bello -dice- è stato vedere la mamma ballare”. Grazie a questi appuntamenti, i bambini riescono a condividere “un po’ di Cre” con tutta la loro famiglia. “Sono davvero tanto felice quando vado al Cre e portare mamma, papà e Alberto in oratorio è stato bellissimo” continua Camilla che ora, oltre alle sue parole, ha anche un’esperienza condivisa per esprimere a pieno ciò che rappresenta per lei il Cre a tutta la famiglia. Un racconto che era già iniziato nei giorni precedenti: “Nostra figlia torna a casa sempre molto entusiasta -spiega la mamma Alessia Cadei-. Ciò ci testimonia come il Cre sia un’occasione per trovare nuove amicizie, provare nuove esperienze e migliorare nell’autonomia. In questi giorni, anche grazie a serate come quelle del FamilyCre, sta crescendo sempre più un legame di fiducia nei confronti degli animatori e nell’oratorio. Come famiglia ci portiamo a casa il sorriso soddisfatto della nostra bambina”. Un sorriso che si pone come primo tassello per tessere legami sempre più forti e costruire insieme un oratorio in cui “vai” per sperimentarti, crescere e vivere tante esperienze e “torni” perché senti casa.