Buon cammino a tutti gli animatori!
Quasi 4000 adolescenti alla presentazione del Cre- L'augurio del Vescovo: "State indietro, in mezzo e davanti in questo ViaVai"
“VIAVAI”: a primo impatto il titolo scelto per il Cre 2024 può generare un po’ di confusione e sembra non dare una direzione chiara ai propri passi. Eppure, è nel “VIAVAI” di persone, storie e cammini che è racchiusa la bellezza di intrecci capaci di farsi segno di bene per il proprio cammino. È una dinamica preziosa che prenderà corpo negli oratori della diocesi lungo tutta l’estate e di cui, nello scorso fine settimana, è stato possibile averne un assaggio. Quasi 4000 adolescenti, accompagnati dai loro sacerdoti e dai coordinatori, hanno preso parte alla presentazione del Cre presso l’auditorium del Seminario Vescovile di Bergamo. Il tradizionale appuntamento ha aperto le porte all’estate anche a coloro che vestiranno i panni dell’animatore con un racconto capace di snocciolare il tema passo dopo passo.
Nell’arco delle serate della presentazione, il cammino è stato portato sul palco rileggendo il vissuto comune del Cre. Partendo dalla domanda “Cos’è per te il ViaVai?” si è subito notato come quest’anno titolo e sottotitolo siano più legati che mai. Che sia una strada trafficata nel cuore degli Stati Uniti, un rullo di tamburi improvvisato con delle pentole, una giornata di Cre, la sala d’attesa di un aeroporto o semplicemente il rondò delle Valli, nel “VIAVAI” c’è sempre Qualcuno che indica la via. È Dio che si fa guida lungo il cammino e “Mi indicherai il sentiero della vita”, il sottotitolo scelto per il Cre 2024, è lì, appuntato anche sotto il logo, per essere punto di riferimento e ricordare a tutti questa Presenza costante. Per comprenderlo a pieno, però, occorre mettersi in cammino come hanno fatto gli animatori UPEE mettendo in scena la classica gita in montagna organizzata da don e coordinatori per allenare il gruppo degli animatori. Anche se i primi passi possono essere un po’ incerti si parte, si va. All’inizio tra gli animatori i dubbi e le perplessità non mancano: i meno atletici si domandando se sia proprio necessario fare questa camminata, i più intrepidi si buttano al grido del motto rivoluzionario “Camminare!” e i sognatori iniziano a fantasticare su significati e indizi nascosti dietro ogni passo. Probabilmente, in un gruppo animatori, ci sarà anche chi è un po’ più incerto e vorrebbe avere tutto sotto controllo, chi si chiede “Dove vado?” e quelli che, non sapendo mai cosa portare, seguono la logica del “Si sa mai…” riempendo lo zaino andando oltre l’essenziale: tutti, però, si mettono in cammino. Ciascuno di loro si scopre compagno di cordata del prossimo in un cammino da vivere tra le pause, i classici interrogativi per capire “Quanto manca?” e le risposte non sempre incoraggianti che ripetono “Dieci minuti”. Tutti insieme si arriva alla meta e tutti insieme si riparte per portare a bambini e ragazzi e a tutta la comunità la bellezza del cammino appena vissuto.
A camminare spalla a spalla con bambini, ragazzi, adolescenti e giovani, quest’estate ci sarà anche Dante Alighieri, colui che nel suo racconto ha avuto come meta il paradiso. La Divina Commedia sarà la storia che calcherà i palchi del Cre 2024 e per testare quanto gli animatori fossero preparati, il pubblico è stato coinvolto con un quiz sull’opera del poeta. Colorando l’auditorium di blu, rosso e giallo -i colori principali del logo del Cre 2024- hanno risposto a dodici domande per conoscere più da vicino La Divina Commedia.
Gli animatori del Cre, però, non sono gli unici a mettersi in cammino. I loro passi, come quelli di ogni cristiano, sono preceduti e affiancati da “l’uomo che cammina” per eccellenza e che, lungo gli undici chilometri che separano Gerusalemme da Emmaus, si è accostato a Cleopa e al suo compagno di cammino. Anche il Vangelo di Luca ha abitato il palco della presentazione del Cre: gli animatori UPEE hanno raccontato il passaggio dei discepoli di Emmaus invitando a riscoprire e riconoscere nei gesti quotidiani e d’amore di una carezza, un abbraccio e un bacio, la presenza del Signore Risorto accanto ai nostri cammini. Questo riconoscimento e coinvolgimento è stato avvertito e rimarcato dal Vescovo Francesco insieme a don Michelangelo Finazzi (vicario episcopale per i laici e la pastorale) e don Carlo Nava (delegato vescovile dell’area Famiglia ed Educazione) intervenuti nell’arco delle serate. “Il Cre è un cammino coinvolgente come lo è stato quello dei discepoli di Emmaus – ha sottolineato monsignor Beschi consegnando agli animatori dei consigli che si sono fatti augurio-. Andiamo, camminiamo insieme. Siate pronti a stare dietro quando c’è da recuperare qualcuno in fatica, a stare in mezzo quando vi sarà chiesto di accompagnare e a stare davanti quando sarete voi a indicare la via. Camminate indietro, avanti e in mezzo in questo VAIVAI carico di meraviglia che saprà farvi battere forte il cuore”.
Ora non resta che partire andando incontro alle nuove avventure che ci attendono in oratorio nel tempo prezioso dell’estate. Buon Cre a tutti gli animatori: o meglio, buon cammino!
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