Seminary Night: riscoprire insieme il valore delle scelte
Il Seminario Vescovile di Bergamo apre le porte anche agli adolescenti con una novità: Seminary Night.
Dopo il primo anno con un’esperienza interamente dedicata a bambini e preadolescenti, il Seminario Vescovile di Bergamo ha scelto di aprire le porte anche agli adolescenti con una novità: Seminary Night. Per quattro mercoledì sera di fila, il Seminario ha coinvolto gli oratori attraverso la visita della mostra “Il mio inferno”. Questa mostra, costituita dalle illustrazioni di Gabriele dell’Otto e i testi di Franco Nembrini, racconta Dante come un profeta di speranza e gli adolescenti sono invitati ad attraversarla riflettendo sulla libertà chiamata a scegliere bene e per il bene.
“Le Seminary Night -spiega don Mattia Magoni, responsabile della proposta- desiderano essere un'occasione per riflettere sulle proprie scelte e sulle possibilità della vocazione. Credo sia importante raccontare ai nostri adolescenti l'importanza di scegliere bene e questa mostra ha la particolarità di riuscire a far leggere e incontrare la figura di Dante in modo nuovo. Dante si ritrova fare i conti con il desiderio che lo aveva abitato, ma da cui, a un certo punto, viene tradito. Non sempre tutto va come ci aspettiamo e, quindi, il poeta si domanda se valga la pena di lottare per i propri desideri. La storia di Dante va a braccetto con la chiamata che gli adolescenti sperimentano e vivono sulla propria pelle, a cui fanno fatica a rispondere e attraverso cui sono spronati a scegliere cosa vogliono essere nella loro vita”.
A dare voce alla prospettiva dantesca sono gli studenti del liceo classico Paolo Sarpi che accompagnano gli adolescenti degli oratori attraverso la mostra spiegando le opere e i passi compiuti dal poeta. Così facendo, i visitatori possono interagire in modo inedito con la letteratura e confrontarsi in maniera autentica sul tema del desiderio grazie alla presenza dei loro coetanei in veste di guide. “È una bella esperienza perché permette agli adolescenti di incontrare volti nuovi e, allo stesso tempo, li spiazza avvicinandoli alla letteratura e all'arte con un gusto e un piglio diverso. Qui viene messa da parte la dimensione scolastica per lasciare spazio alle provocazioni, alle parole e ai significati con cui l’opera li intercetta e tocca i loro sentimenti”. Grazie alla figura di Dante, le Seminary Night si pongono come una provocazione rispetto alla propria vocazione in mezzo alle tante sfide quotidiane “per scegliere bene e a scegliere il bene”.