Oratori e sport: una vincente alleanza educativa

Sabato 25 gennaio a Torre Boldone ci sarà una mattinata di confronto e riflessione su questo tema

Il 2025 è un anno speciale e particolare. Non si tratta solo del Giubileo, ma delle novità e delle ricorrenze che accadranno nella Diocesi di Bergamo. Questo è il primo anno che il convegno degli oratori assume una nuova formula ed è lo stesso anno in cui il comitato territoriale del CSI di Bergamo compie 80 anni. Due occasioni che incontrandosi han dato vita all’idea del convegno «Oratori&Sport», in programma per il prossimo 25 gennaio a Torre Boldone. 
 
“Il legame che unisce oratori e sport è antico e ancestrale”, fa notare don Gabriele Bonzi, direttore dell’Ufficio per la Pastorale dell’Età Evolutiva che coordina l’attività degli oratori bergamaschi. “Gli oratori, infatti, nascono intorno a due fuochi: la chiesa e il cortile, la formazione cristiana e quella umana. E proprio nel cortile gli oratori trovano nello sport un alleato fedele: ancor oggi i cortili, che nel frattempo hanno assunto la forma di campi o parchi, sono gli spazi dell’accoglienza a bassa soglia in cui le giovani generazioni si incontrano, si sperimentano, confrontano e misurano nell’informalità. Per un educatore, buttare letteralmente la palla lì in mezzo è un gesto quasi istintivo: è quel pallone a fare da tramite a una nuova relazione andando a cercare il destinatario dell’azione educativa lì dov’è. La Chiesa si occupa stabilmente di sport perché si occupa dell’uomo, che fa sport, ama lo sport, ragiona secondo principi e criteri sportivi”, continua don Bonzi, che ricopre anche il ruolo di Assistente Ecclesiastico del CSI di Bergamo. “Del resto oratori e sport sono accomunati dal medesimo obiettivo: prendersi cura delle giovani generazioni, educarle, farle crescere secondo quel mondo valoriale cristiano, che trova echi profondi nelle dinamiche sportive. Ad esempio sul campo si impara il valore della fatica, del sacrificio e della gratuità, il rispetto delle regole, dell’autorità e dell’altro diverso da me, il superamento dell’individualismo e il saper fare squadra. L’allenatore è uno dei tanti educatori di cui il progetto educativo dell’Oratorio si avvale per far crescere, come indicava don Bosco, veri uomini, bravi cristiani e onesti cittadini. Dunque, campioni nella vita e non solo nello sport!”.
 
 “Serve un terreno comune per entrare in relazione con i ragazzi” ribadisce Gaetano Paternò, presidente del comitato CSI di Bergamo, sottolineando quanto lo sport sia utile nel mantenere viva una relazione educativa in oratorio. “Quando ci mettiamo in gioco nei contesti educativi siamo noi a dover andare incontro ai ragazzi -prosegue-. Ci si mette in relazione se ci si mette in gioco. 80 anni fa come CSI abbiamo ricevuto la grazia di una missione educativa che ci vede impegnati in oratorio. Il lavoro da fare è tanto e c’è una relazione da custodire e rafforzare, ma crediamo molto negli oratori per il nostro mandato e per il modo che abbiamo di vivere lo sport. La pratica sportiva è un’esperienza imprescindibile, è qualcosa che permea la vita di tutti e che ciascuno, in modo o nell’altro, incontra almeno una volta. Noi come CSI desideriamo esserci là dove i ragazzi sono”. 
 
Anche il Vescovo Francesco, all’assemblea elettiva territoriale del CSI di Bergamo tenutasi lo scorso 11 gennaio, ha ribadito come lo sport sia l’opera culturale più diffusa al mondo. Nel ringraziare il CSI di Bergamo, monsignor Beschi ha riconosciuto la valenza educativa dello sport e come, attraverso di esso, si crei una vera e propria modalità di concepire la vita. “Lo sport può dare un contributo decisivo alla crescita dei ragazzi. Nel mondo ciessino si aggiunge una caratteristica fondamentale, ovvero che tutto ciò è fatto in modo amatoriale. Amatoriale è una parola affascinante perché ha a che fare con l’amore. Descrive un modo di relazionarsi alla vita con gratuità facendo ogni azione con un senso profondo, un dovere più grande per un bene più grande. É qualcosa che supera il dovuto. Ecco perché lo sport è così importante, perché lo sport è pensiero e perché è un mondo che, come Chiesa, scegliamo di abitare”. 
 
Il binomio oratori e sport, dunque, si può tradurre in un legame in cui lo sport crede negli oratori e gli oratori credono nello sport. Perché se lo sport e il mondo del CSI si giocano al servizio, gli oratori non possono che riconoscere la valenza di tale strumento e il potenziale di questa alleanza da tener viva.
 
Sabato mattina, presso l’oratorio di Torre Boldone, si scenderà ancor più in profondità rileggendo gli 80 anni di storia del CSI, la valenza dello sport in oratorio e provando a sperimentare sentieri nuovi di questa alleanza attraverso degli workshop tematici. Il programma è disponibile sul sito www.oratoribg.it e ci sono ancora posti disponibili. L’appuntamento è per le 9.00 nel Cineteatro Sala Gamma dell’oratorio di Torre Boldone per un “primo” convegno che desidera diventare una bella tradizione condivisa tra sacerdoti e laici appassionati di oratorio.
 
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