“Io realizzerò le promesse di bene”: un versetto che diventa titolo e tema del prossimo cammino d’Avvento della diocesi di Bergamo. Andando verso l’Anno Santo del Giubileo, seguendo le indicazioni del Papa rilanciate dal Vescovo Francesco nella lettera pastorale, i passi verso il Natale saranno anche un avvicinamento all’apertura della Porta Santa. “Il Giubileo ci invita a farci pellegrini di speranza – scrive monsignor Beschi-. Non si tratta di ingenuo ottimismo o di eroico volontarismo: coltiviamo e chiediamo la virtù teologale della speranza che è dono di Dio e frutto della nostra fede in Lui”.
Le declinazioni del tema
Il cammino d’Avvento sarà un itinerario di speranza scandito da parole e attenzioni diverse. “Alzate il capo!” è l’esortazione da cui tutti saranno provocati nella prima domenica ed è anche il movimento di chi non si accontenta di vivere orizzontalmente, ma assume la postura ben piantata con i piedi per terra e tende il suo sguardo verso il cielo. Durante la seconda domenica, ad accompagnare i nostri passi sarà Maria con la domanda “Come avverrà questo?”. Un’icona di fede che, come racconta il Vangelo di Luca, non mette in dubbio la volontà di Dio, ma formula domande per capire in che modo Dio risponderà alla speranza di ogni uomo. Qui la dimensione della speranza invita a interrogarsi per accogliere ogni risposta, più o meno silente che sia. La terza domenica sarà guidata dalle parole tratte dal libro del profeta Sofonia: “Non lasciarti cadere le braccia”. Queste stanno ad indicare come la speranza non sia né immediata né automatica: essa richiede pazienza e costanza, soprattutto di fronte agli ostacoli e le insidie. “Beata colei che ha creduto” è il versetto che caratterizzerà l’ultima tappa prima del Natale e sarà un passo decisivo dell’itinerario della speranza: trova il cuore che lo alimenta nella virtù della fede umile di lasciar agire Dio nella nostra vita.
I passi, infine, giungono di fronte a quella mangiatoia, al segno a cui si riferisce il Vangelo di Luca (“Questo per voi il segno”). Perché sperare è far nascere Gesù dentro di noi, è stupirci della sua verità incarnata, è contemplare le promesse di Dio che in Lui si compiono, è vivere di Lui. L’itinerario della speranza, però, non si ferma a Natale, ma prosegue accompagnando le comunità anche nei giorni in cui si celebra la Santa Famiglia e l’Epifania. La prima è guidata dal passaggio “Al vederlo restarono stupiti” attraverso cui si viene sollecitati ad essere sempre più generatori di speranza. Mentre la seconda mette al centro i Magi che esprimono la speranza del “noi”: “Per un’altra strada fecero ritorno”, parole e gesti che alimentano il cammino per mantenerci, sempre e costantemente, cercatori di speranza preceduti dalla stella.
Destinatari e materiali
Come ogni anno, il tavolo di lavoro diocesano ha pensato a percorsi diversi per ogni fascia d’età. Gli adulti saranno accompagnati nella preghiera quotidiana e personale da un libretto e una tovaglietta per cominciare la giornata in compagnia del Signore, mentre la dimensione comunitaria sarà curata attraverso due opere d’arte del maestro Bonfanti e l’animazione della preghiera comunitaria con diverse proposte e linguaggi. Bambini e preadolescenti vedranno il cammino scandito tra la preghiera personale e di gruppo con cinque schede e due momenti di Adorazione Eucaristica e Sacramento della Riconciliazione, di cui sono a disposizione le tracce in PDF sul sito diocesano.
L’attenzione caritativa, i cristiani di altra madre lingua e la Comunicazione Aumentativa Alternativa
Caritas Bergamasca, attraverso l’ente operativo Fondazione Diakonia, desidera porre l’attenzione sui principali servizi di strada e di housing sociale che necessitano di un sostegno costante per poter essere mantenuti attivi. Inoltre, a disposizione delle comunità e delle diverse fasce d’età, ci sono delle tracce per attenzioni quotidiane da mettere in campo lì dove si vive la quotidianità e dei laboratori esperienziali dal titolo “Cuori in pace” con cui animare dei momenti di gruppo.
L’Ufficio per la Pastorale dei Migranti, invece, ha realizzato la versione digitale dei sussidi di preghiera per adulti tradotti in lingua inglese, francese, spagnolo e ucraino per essere capaci di linguaggi plurali e inclusivi in grado di accogliere tutti. Mentre, l’Ufficio per la Pastorale delle Persone con Disabilità, in collaborazione con il Servizio Nazionale per la pastorale delle persone con disabilità della CEI, propone due sussidi – “Padre Nostro” e “Il dono del Natale” – in Comunicazione Aumentativa Alternativa.
Distribuzione materiali
Il materiale cartaceo è acquistabile da lunedì 4 novembre 2024 tramite il sito www.oratoribg.com oppure telefonando al 338.3747132. Il suo ritiro avverrà presso il Centro Oratori, in Piazzale Sant’Antonio da Padova, 8 a Bergamo. Il materiale online è a disposizione sul sito www.diocesibg.it e www.oratoribg.it.