La testimonianza dei corsisti: "Mezzoldo ha riacceso un fuoco"

I corsisti tornano nei loro oratori e sono pronti a sperimentarsi con ciò che hanno portato a casa con sé

“Durante l’esperienza di Mezzoldo sono rimasta colpita specialmente dall’attenzione ai particolari e dall’impegno di tutti coloro che facevano parte dell’organizzazione per far in modo che ognuno di noi riuscisse a vivere a pieno ogni attività”. “Mi ha colpito l’impegno e la passione che gli animatori hanno messo nel preparare questa esperienza”. Sara Birolini e Fabio Gagni, due adolescenti rispettivamente degli oratori di Pradalunga e Costa di Mezzate, ripartono da qui. Tornati a casa, nel rileggere i cinque giorni vissuti insieme a Mezzoldo, il primo aspetto che emerge è lo stupore per la cura eseguita con stile. Non uno stile qualunque, ma lo stile dell’oratorio: un “come” che ha un’identità, una storia e una vita portata avanti da tanti giovani come loro chiamati a spendersi al servizio della comunità. 

Sono cinquantasei i giovani che hanno scelto di partecipare al corso residenziale pensato per gli adolescenti d’oratorio. Una volta arrivati a Mezzoldo, hanno disfatto le valigie con la consapevolezza che sarebbero tornati a casa con qualcosa in più nel proprio bagaglio. “È stato sorprendente vedere come degli sconosciuti siano riusciti a creare legami così profondi in cinque giorni -aggiunge Sara-. Siamo stati in grado di esprimere noi stessi, raccontandoci a cuore aperto con entusiasmo ed energia”. L’oratorio è stato il punto di partenza comune che ha permesso subito di sentirsi a casa e di creare relazioni autentiche con semplicità. “Mi sono lasciata sorprendere -prosegue Sara- da me stessa e dal cambiamento che ho vissuto in questi giorni. Sento che, grazie a Mezzoldo, si è riaccesa in me una piccola fiamma. Sono riuscita a ritrovare un po' me stessa e il mio legame con l’oratorio”. 

Lo stesso fuoco raccontato nel brano dei discepoli di Emmaus preso come riferimento nei momenti dedicati alla spiritualità. La conclusione del Vangelo scritto da Luca invita tutti a partire senza indugio ed è ciò che, in questi giorni, i corsisti stanno vivendo sulla loro pelle arricchiti da tanti doni aggiunti al proprio bagaglio personale. “Mi porto a casa tanta consapevolezza della mia chiamata e del luogo in cui essa prenderà forma. Il mio bagaglio ora è sicuramente più ricco e lo lascio aperto: il desiderio è di continuare ad arricchirlo con ciò che vivrò in oratorio” sottolinea Fabio. Anche Sara porta a casa nuove consapevolezze, tra cui spicca quella del “non essere sola”. “Porto a casa un forte senso di responsabilità nel rappresentare un tassello che, insieme ad altri mille, formerà il puzzle dell’oratorio così da renderlo casa per tutti. Mezzoldo mi ha messo davanti agli occhi l’importanza di fare comunità e di prendersi cura del nostro prossimo. Essere al servizio significa donarsi con amore”.

Dopo questi giorni, cinquantasei giovani sono partiti senza indugio verso i loro oratori e le loro comunità. Con sé portano dei doni preziosi, ma anche tanta gratitudine. “Grazie Mezzoldo -concludono Fabio e Sara- Sei stata un’esperienza che porteremo sempre nel cuore come tutte le nuove amicizie che lì sono nate. Ci hai trasmesso tanta voglia di metterci in gioco, fatto conoscere realtà differenti e portato a riflettere su temi profondi. Grazie per averci fatto incontrare persone speciali, piene di luce e sempre pronte a farci ridere, ballare, emozionare e riflettere. Ci siamo sentiti accolti, curati e in grado di esprimere e mostrarci al cento per cento come giovani pieni di domande e con poche risposte, ma con la consapevolezza di non essere soli a provare a rispondere”.  
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