Parte un nuovo percorso formativo per educatori

Con lo spettacolo "Altrove" è iniziata la formazione centralizzata per gli educatori degli adolescenti

Riprendono i cammini pensati per gli adolescenti negli oratori e all’unisono riparte la formazione diocesana per prendersi cura di chi si prende cura: gli educatori degli adolescenti. Per loro è stata ideata una formazione centralizzata che ieri sera e i prossimi due lunedì troverà casa all’oratorio di Stezzano. A intraprendere questo percorso di tre serate sono cento educatori provenienti dai diversi angoli della diocesi e con un bagaglio di esperienze e di storie differenti tra loro. L’obiettivo di questo percorso, che offre a chi è un po’ più esperto un corso di secondo livello, vede due prospettive: mettere al centro gli adolescenti, ponendo lo sguardo su ciò che vivono e provano, cercando di capire come entrare in relazione con loro così da orientare meglio le proposte che gli oratori offrono a questi ragazzi, e provocare gli educatori sul loro modo di posizionarsi e di mettersi in gioco nell’accompagnare gli adolescenti dentro ad un cammino di senso.

Questa formazione centralizzata vedrà coinvolti gli educatori in modalità e su tematiche diverse. A dare il via è stato lo spettacolo dal titolo “Altrove” a cura della Compagnia dei Piccoli, una compagnia teatrale cremonese. Gli attori hanno messo in scena la storia di un gruppo di adolescenti che si ritrova in uno spazio artificiale dove ciascuno può sperimentare sotto gli occhi degli spettatori le diverse sfide del crescere. Lo spazio costituisce un vero e proprio laboratorio creando un parallelismo con il tempo dell’adolescenza, descritto -appunto- come un laboratorio di costruzione dell’identità. Essa rappresenta un tempo in cui sperimentare emozioni, gesti, relazioni, conoscenze e scelte di vita. Tali esperienze conoscitive, però, necessitano di una realtà in cui incarnarsi e non sopravvivono nello spazio asettico dove gli attori agiscono. Tali ragazzi e ragazze hanno bisogno di scuola, famiglia, tempo libero, piazza, parco, musica, città e si trova ad andare di tutto per andarsene altrove. La scelta di iniziare con uno spettacolo teatrale deriva dall’idea che la formazione possa essere uno spazio coinvolgente ed emozionale, che ci possa scaldare e provocare attraverso la messa in scena di storie che inevitabilmente ci colpiscono e ci interrogano. 

Il secondo appuntamento, invece, sarà totalmente incentrato sul tema della fede nel percorso adolescenti. Ad intervenire sarà don Marco d’Agostino (ex rettore del Seminario Vescovile di Cremona e attualmente parroco nell’unità pastorale di Viadana e Buzzoletto nella diocesi di Cremona) in una serata intitolata “Provare a credere: la fede è un dono o una competenza?”. Il percorso formativo farà così un affondo sulla dimensione spirituale degli adolescenti parlando non solo di fede, ma anche dell'importante sfida - che gli educatori degli adolescenti d’oratorio raccolgono - di riuscire a far vivere loro delle proposte che abbiano un sapore cristiano. 

A chiudere il percorso sarà la serata di lunedì 28 ottobre, dal titolo “Quale progetto pastorale per gli adolescenti oggi?”. Sarà l’occasione per condividere alcune linee pastorali ed educative essenziali per la costruzione dei percorsi con e per gli adolescenti della nostra Diocesi. Gli educatori degli adolescenti saranno accompagnati alla scoperta degli orientamenti fondamentali che dovrebbero stare alla base dei percorsi che vengono proposti in oratorio, riconoscendo che questo luogo chiede agli educatori di mettere a fuoco degli elementi pastorali ed educativi imprescindibili. Oltre a questo, verranno presentate anche idee pratiche e opportunità presenti in Diocesi grazie alla collaborazione di realtà e uffici diocesani. Anche la Diocesi muove i suoi passi come comunità educante che, insieme, si prende cura degli adolescenti grazie a tante iniziative che potranno approfondire alcuni temi attraverso occasioni di servizio, testimonianze, incontri e attività inerenti ai percorsi già in essere negli oratori. 

Grazie al servizio di giovani e adulti che scelgono di spendersi per l’altro nelle vesti di educatore, gli oratori e la Chiesa si fanno compagni di viaggio preziosi nella crescita degli uomini e delle donne di domani. È una foresta che cresce silenziosa, ma che trova il modo di far sentire nella quotidianità che si respira sul territorio tra attività, informalità e cammini che si fanno carico di un pezzo di crescita degli adolescenti di oggi. Adolescenti da conoscere, a cui stare accanto, con cui costruire relazioni e per cui essere disposti ad affrontare numerose sfide, ma che i loro educatori non lasceranno mai soli in questo “laboratorio di vita buona” che è il cammino adolescenti in Oratorio.
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