É tempo di grandi domande

Ricomincia il Gruppo Samuele: oltre 150 giovani della diocesi di Bergamo iniziano un nuovo cammino

“Perché credere?”: è con questa domanda che si è aperta anche quest’anno l’avventura del Gruppo Samuele. Dopo quasi 25 anni (dal 2002), il Gruppo Samuele “è ancora un’esperienza che accompagna i giovani nel cercare una risposta alle grandi domande della vita e della fede”, commenta don Gabriele Bonzi, direttore dell’ufficio Pastorale per l’Età Evolutiva, Ufficio Vocazioni e Ufficio Tempi dello Spirito, e quindi responsabile del progetto. È un’esperienza proposta dalla diocesi di Bergamo, ma “ancora di più, è l’occasione per aiutare i giovani non a trovare subito risposte, ma a formulare le domande giuste per il proprio cammino di ricerca. Da quando esiste questa proposta, più di 2000 giovani sono “passati” attraverso il progetto del Gruppo Samuele”. 

Il nome del progetto è associato alla figura biblica di Samuele: un ragazzo che ha saputo mettersi in ascolto della voce del Signore, lasciandosi trasformare da questo incontro. Così come Samuele, circa centocinquanta giovani della diocesi si sono messi in gioco. Sabato 12 ottobre, presso il Seminario Vescovile di Bergamo, si è tenuto il primo incontro del percorso che continuerà con cadenza mensile fino alla prossima estate. A supporto del cammino ci sono anche alcuni fratelli maggiori: alcuni giovani “un po’ meno giovani”, alcune consacrate e un paio di sacerdoti, presenti per guidare i momenti di dialogo e la condivisione in gruppo. Perché partecipare al Gruppo Samuele? A raccontarlo sono alcuni giovani che hanno preso questo impegno. “Ho scelto di partecipare perché nel corso degli ultimi mesi sono nate in me diverse domande riguardo alla mia fede” risponde Benedetta Quadri, giovane all’inizio del percorso. “Ho avvertito la necessità di provare esperienze diverse rispetto a quelle dell’oratorio in cui sono cresciuta e provare a interfacciarmi con giovani che come me sono in ricerca. Ovviamente non pretendo di avere l’illuminazione della vita: spero solo di essere in grado di ascoltare un po’ di più me stessa e Lui”. Per usare un’immagine, prosegue la giovane, “il Gruppo Samuele è come quello spuntino che ti apre lo stomaco. In quel momento ti accorgi che non sapevi di avere fame di domande, di risposte, di occasioni per mettersi in ascolto”. Se dovessimo riassumere gli “ingredienti” di questa esperienza potremmo quindi parlare di ascolto per interagire con una proposta di riflessione, condivisione delle provocazioni nella dinamica del piccolo gruppo, preghiera per affidare le proprie domande e relazioni che caratterizzano il percorso partendo dai momenti più strutturati alla convivialità della cena insieme. Il Gruppo Samuele è ripartito, ma le iscrizioni sono ancora aperte fino al 31 ottobre. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.oratoribg.it e segui le pagine social della Pastorale Giovanile Bergamo (@pgbg_) per rimanere in contatto e coinvolti in questo cammino appena iniziato. Le grandi domande non possono più aspettare.
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