In occasione della festa di San Giovanni Bosco, l’oratorio di Costa di Mezzate ha presentato alla comunità il suo nuovo logo nato da un confronto via social grazie a un contest lanciato diversi mesi fa. Dopo tanti giorni di lavoro da parte del team social si è giunti al risultato finale che è stato poi raccontato in una serata di riflessione alla vigilia di San Giovanni Bosco.
Il percorso che ha portato al nuovo logo dell’oratorio di Costa di Mezzate è iniziato con un annuncio sui social: “Rinnoviamo insieme il logo dell’oratorio”. Con quell’appello veniva chiesto a tutti di mettersi in gioco proponendo un logo che potesse rappresentare un luogo così caro per la comunità. Dopo aver raccolto tutte le proposte, il team social si è messo all’opera per comprendere quali fossero gli elementi più ricorrenti, i dettagli da includere e i significati che ciascun partecipante ha incluso nella sua proposta. É nato così un logo che è la somma di tutte le idee che la comunità ha fatto emergere.
Nel nuovo logo dell’oratorio di Costa di Mezzate sono rappresentate, a partire dal centro, due fiamme che assomigliano a due mani con al centro la croce. Una simbologia che racconta la fede, i legami, l’accoglienza e il calore della missione cristiana dell’oratorio. Attorno a questi primi due simboli ci sono dodici puntini rappresentanti i dodici apostoli, prima comunità cristiana di cui custodire, in modo generativo, lo stile. A chiudere il logo è un simbolo di fede e accoglienza: un semicerchio aperto sul fondo che rappresenta l’Eucarestia.
La serata in cui è stato presentato il logo alla comunità era un momento aperto a tutti in cui l’équipe educativa e il parroco don Fabio Trapletti hanno raccontato i cinquant’anni della storia dell’oratorio. Da questa introduzione è emerso come l’oratorio sia capace di una progettualità che profuma di Vangelo. Uno stile che è stato riletto da don Michelangelo Finazzi, vicario episcopale per i laici e per la pastorale, nel suo intervento in cui ha ricordato come l’oratorio sia chiamato a mettere in atto l’educazione integrale. “Siamo chiamati ad avere la pazienza di educare –racconta Nicola Maconi, educatore dell’oratorio di Costa di Mezzate-. e lo sguardo di San Giovanni Bosco che sapeva guardare ciò che un ragazzo poteva diventare: un bravo cristiano, un onesto cittadino e un vero uomo”.