Il 4 maggio si accendono le luci di “Su il sipario”, la prima edizione del concorso musical che la Diocesi di Bergamo ha pensato su misura per gli oratori. Sedici sono gli oratori partecipanti, che dopo mesi di preparazione, formazione e prove sono pronti ad andare in scena proponendo al pubblico e alla giuria sedici differenti storie che parlano di speranza. Nell’Anno Santo del Giubileo diversi uffici e realtà diocesani hanno lavorato insieme per mettere in rete e far riscoprire una delle attività storiche dell’oratorio, ovvero le produzioni teatrali. “È un’operazione culturale in cui si prende a cuore la bellezza, e questo è un segno di educazione alla speranza” dice Don Davide Rota Conti, direttore dell’Ufficio Pastorale della Cultura. “La bellezza sta nelle rappresentazioni che vedremo, ma certamente anche in tutto il processo che accadrà dentro le comunità che si sono messe in gioco”.
È un’azione culturale, dunque, che non avrà risvolti solo sul palco all’atto finale, ma sia prima nel dietro le quinte e in tutto il percorso di preparazione, sia dopo nei ricordi dello spettacolo messo in scena, indimenticabile cassa di risonanza di questa bellezza. Per coltivarla e fare del teatro uno strumento educativo efficace, i partecipanti hanno seguito un percorso di formazione curato da professionisti. Questo percorso ha incluso momenti di incontro e condivisione, permettendo agli oratori di conoscersi e di scoprire i reciproci progetti. Gli appuntamenti formativi hanno spaziato dalle tecniche di recitazione per poi passare al canto e ballo fino agli aspetti più tecnici e comunicativi. Il concorso musical, infatti, si è preso cura di tutti coloro che permetteranno la resa finale dello spettacolo, incluso anche chi non salirà direttamente sul palco. “Il teatro è una straordinaria opportunità pastorale per scoprire i propri talenti e metterli al servizio degli altri, per imparare a vivere la dimensione della compagnia, che unisce chi è sul palco e chi lavora dietro le quinte in unico gioca di squadra con una meta comune”, sottolinea Don Gabriele Bonzi, direttore dell'Ufficio Pastorale Età Evolutiva.
“L’oratorio da sempre ha utilizzato lo strumento del teatro -aggiunge don Davide-. Questo perché, nel corso degli anni, si è rilevato come una modalità bella per mettersi alla prova, per crescere, per camminare insieme, per conoscere e trasmettere contenuti complessi attraverso un racconto semplice e trasversale in grado di raggiungere ogni spettatore.. É anche una chance per far ripartire o dare il la ad alcune compagnie teatrali e ai luoghi che le ospitano e di riscoprire la forza del teatro dentro la storia degli oratori”. Il musical, quindi, è un forte strumento educativo che riesce a coinvolgere persone di diverse età, offrendo un'esperienza intergenerazionale per tutta la comunità e in grado di far sperimentare a tutti nuovi linguaggi verbali e non grazie anche a nuova consapevolezza del proprio corpo.
Oggi è stato reso pubblico il calendario con tutte le date che vedranno gli oratori in scena: il primo sarà l’oratorio di Gandosso con uno spettacolo intitolato “80 Speranza” in programma per domenica 4 maggio, mentre la conclusione è prevista per gennaio 2026. I musical saranno valutati da una giuria di esperti che decreterà il vincitore. Tutte le informazioni sugli spettacoli, le location e le modalità di partecipazione sono disponibili sul sito diocesano www.diocesibg.it. Non resta che dire: “Su il sipario”, si va in scena!