Un musical per mettersi in gioco

All'oratorio di Grassobio gli adolescenti e i giovani salgono sul palco per crescere.

 

Avere come obiettivo l’aggregazione e creare uno spettacolo che fa successo. Nato da un semplice invito, il gruppo teatro dell’oratorio di Grassobbio è stato protagonista di un colpo di scena inaspettato. Da un’esperienza di aggregazione, il loro musical si è trasformato in un’occasione per aiutare il prossimo.  Dopo i primi spettacoli di giugno, il gruppo teatrale ha riscosso molto successo e ha proposto diverse repliche tra cui l’ultima a Pradalunga. Un risultato inaspettato per “Dancing Queen”, ma che ha reso molto felice tutto il gruppo e, soprattutto, le tre organizzatrici Lara, Serena e Beatrice.

 

Un musical nato per aggregare giovani e adolescenti

“Il progetto teatrale dell’oratorio di Grassobbio consiste nella collaborazione tra ragazzi di diversa età per progettare e realizzare insieme uno spettacolo, in particolare un musical -spiega Serena Colombo-. I ragazzi che fanno parte di questa esperienza hanno età diverse. La collaborazione è basata sul rapporto tra adolescenti e giovani. C’è chi è ancora a scuola, mentre altri si stanno già confrontando con il mondo del lavoro o quello universitario”.

L’esperienza teatrale non solo sprona i ragazzi a confrontarsi l’un l’altro, ma li porta a crescere. Dal desiderio iniziale dell’aggregazione, il gruppo è riuscito ad allargare lo sguardo raggiungendo coloro che si trovano in difficoltà. “L’idea di questo progetto è nata dalla volontà di creare aggregazione tra ragazzi di età diverse. L’obiettivo è anche quello di coinvolgere i ragazzi che quotidianamente non vivono l’oratorio -prosegue Serena-. Abbiamo aperto le porte e siamo andati incontro a ogni ragazzo che avesse voglia di creare qualcosa di bello insieme. Allo scopo puro del progetto, nel corso del tempo, si è aggiunta anche una raccolta fondi per aiutare il nostro territorio e non solo”.

 

Il successo e la voglia di aiutare il prossimo

A giugno, i ragazzi hanno messo in scena i primi due spettacoli e il successo è stato immediato. “Il musical ha riscosso tanto successo. Ci è stato chiesto di ripeterli -racconta Lara Maggioni- e abbiamo fatto delle repliche a novembre. Siamo davvero molto contenti perché non ci aspettavamo tutto questo successo”. L’occasione per allargare lo sguardo arriva subito ai primi spettacoli. Da lì nascono le diverse collaborazioni grazie a cui il gruppo teatro riesce a dare il proprio contributo.

“Durante l’anno abbiamo collaborato con le associazioni del territorio e abbiamo chiesto aiuto anche ad altri oratori. Dopo lo spettacolo di giugno, ci è stata chiesta una collaborazione da parte della cooperativa San Vincenzo. Una delle ragazze che ci ha aiutato nella realizzazione del musical lavora presso questa cooperativa. Una sua responsabile ha visto questo spettacolo e ci ha chiesto di metterlo in scena per una raccolta fondi. La replica è stata fatta a Pradalunga e anche lì lo spettacolo è stato apprezzato molto. Il ricavato è stato interamente devoluto a sostegno di un progetto volto a migliorare la qualità delle famiglie in difficoltà”.

 

Il musical che aiuta a crescere

Oltre a mettersi in gioco per gli altri, i giovani e gli adolescenti dell’oratorio di Grassobbio si mettono in gioco anche per una crescita personale. “L’esperienza del musical permette una grande crescita personale sia artistica che interiore. Può trasmettere la consapevolezza di essere importanti, ognuno a modo suo sia per la realizzazione dello spettacolo che per la struttura sottostante del gruppo. È un’occasione per esprimere se stessi tramite momenti di gioia e svago -conclude Beatrice Facchi-. Far parte di un gruppo così significa anche vivere nuove relazioni. L’aspetto più importante è il senso di appartenenza a questo gruppo eterogeneo formato. Ognuno di noi può trasmettere il proprio bagaglio di vita e i suoi valori agli altri”.

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