L’oratorio c’è!

Una sfida, i ricordi e il desiderio di raccontarsi: la proposta social dell’oratorio di Torre Boldone si può riassumere in questi tre ingredienti.

 
Una sfida, i ricordi e il desiderio di raccontarsi: la proposta social dell’oratorio di Torre Boldone si può riassumere in questi tre ingredienti. Si usano elementi semplici, ma efficaci per far sentire la vicinanza dell’oratorio a tutta la comunità. Per tutto il mese di maggio, a Torre Boldone, i social sono stati il luogo tramite cui tenersi in contatto e provare a guardare al futuro con occhi fiduciosi e rinnovati. Si parte dal rilancio di una sfida passando poi a un viaggio tra i ricordi fino ad arrivare alla vita di oggi. Ciò che conta è far sentire che l’oratorio c’è.
I giovani dell’oratorio di Torre Boldone si sono messi in gioco per vivacizzare le pagine social e coinvolgere tutti in diversi modi. Durante la settimana prendono forma tre momenti distinti. Il primo è rilancio delle sfide lanciate dalla pagina di OratoriBg. Al giovedì, invece, tocca alla rubrica “Orati…ricordi” con cui vengono pubblicati degli scatti di attività passate come il Cre-grest, gli spettacoli teatrali e molto altro. La domenica è il momento di “Ora…Story” per raccontare cosa accade oggi in oratorio. “Nella rubrica della domenica raccontiamo come l’oratorio, nonostante tutto, ci sia ancora e prosegua con i suoi cammini -racconta Silvia Premoli, una giovane dell’oratorio di Torre Boldone. Vogliamo raccontare come il nostro oratorio sia vivo anche in questi momenti”.
In una situazione come questa è importante essere presenti anche online. Basta un gioco, un quiz o una sfida per far sentire tutti più vicini e la risposta dei ragazzi non è tardata ad arrivare come spiega Silvia: “C’è una buona risposta da parte degli adolescenti e dei giovani. A loro piace raccontarsi con semplicità anche tramite una storia in Instagram. Nel loro piccolo, i ragazzi stanno mostrando tutto il loro impegno in risposta alle proposte. Con i bambini, invece, funzionano molto i canali trasversali come WhatsApp tramite cui raggiungiamo le famiglie. Ci ha stupito molto la grande partecipazione da parte di tutta la comunità”.
Questo coinvolgimento è stato possibile grazie all’impegno dei giovani online. Le tre rubriche sono nate dalla stretta collaborazione che si è creata tra i giovani che gestiscono i sociali e gli animatori. “Il punto di forza dell’iniziativa -sottolinea Silvia- è la collaborazione. Grazie al confronto tra animatori, abbiamo potuto conoscere a fondo i ragazzi a cui ci stiamo rivolgendo”. L’aiuto reciproco è la chiave di un progetto con lo scopo di unire una comunità e fare gioco di squadra, ma non solo.
“Il nostro obiettivo -conclude Silvia- è quello di fare un passo nel passato, ma sempre con lo sguardo rivolto al futuro. Non vuole essere un ricordo malinconico, ma una spinta per andare avanti facendo tesoro di ciò che abbiamo fatto e stiamo facendo. Ora la sfida è creare qualcosa di nuovo per i prossimi mesi”. Anche questo è tempo da vivere, anche se diverso dalle nostre abitudini. È un tempo da cui si può imparare molto, sperimentare e avere quella spinta per migliorarsi. Un tempo in cui si può perdere l’occasione di continuare ad esserci, nonostante i nuovi metodi. L’oratorio c’è ed è questo ciò che conta.
 
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