La settimana dell'animatore
Lunedì anche l’oratorio di Almè inizierà un’avventura chiamata “Hurrà” e in questi giorni gli adolescenti stanno vivendo la settimana dell’animatore.
C'è chi il CRE l’ha già iniziato, chi sta formando gli animatori e chi è agli sgoccioli della preparazione finale. I Cre-Grest stanno tornando ad animare le comunità come ogni anno, ma con consapevolezze nuove dopo le riflessioni che la pandemia ha suscitato in ciascuno. Lunedì anche l’oratorio di Almè inizierà un’avventura chiamata “Hurrà” e in questi giorni gli adolescenti stanno vivendo la settimana dell’animatore. Armati di pennello, tempera e tanta voglia di tornare a vivere le emozioni dell’estate, i ragazzi stanno ultimando i preparativi per accogliere al meglio i più piccoli della comunità.
La settimana dell’animatore all’oratorio di Almè ha principalmente due funzioni: arrivare preparati al CRE e fare squadra tra gli animatori, i coordinatori, il don e tutti i volontari. Gli adolescenti coinvolti sono sessanta e per la comunità rappresentano un bellissimo segno di vitalità. “Questa settimana è preziosa sia per noi coordinatori che per gli animatori -spiega Nicole Farina, coordinatrice dell’oratorio di Almè-. La prima parte è dedicata ai lavori più manuali in cui, insieme agli adolescenti, prepariamo il materiale per i giochi e la scenografia che decorerà l’oratorio accompagnando anche alcune attività. Durante il resto della settimana, invece, gli animatori vengono divisi per squadre e conoscono meglio il loro maggiorenne di riferimento. Così è possibile riprendere ciò che è stato fatto durante la formazione e iniziare ad attuarlo”. Ormai la preparazione è agli sgoccioli e gli animatori sono davvero pronti per scendere in campo nel primo vero giorno d’estate.
A vivere questa attesa non sono solo gli animatori, ma anche i 190 bambini che da lunedì rianimeranno l’oratorio di Almé con il loro cappello colorato e la maglietta con il logo portando addosso quei piccoli simboli che fanno sentire tutti parte di un “noi” più grande. Ognuno guarda al CRE con occhi e aspettative diverse e anche questo tempo è vissuto in maniera diversa da ciascuno come racconta Nicole: “Siamo tutti emozionati per questa nuova esperienza alle porte. È bello vedere tutta la comunità coinvolta per il bene dei ragazzi. I più agitati sono sicuramente gli adolescenti alla prima esperienza da animatori. Anche se non hanno mai provato a stare dalla parte di chi organizza e anima questo tempo, hanno comunque delle aspettative perché prendono a modello gli animatori che hanno avuto da piccoli e non vedo l’ora di giocarsi come hanno fatto loro. Sperano di poter donare ciò che hanno ricevuto in passato”.
Da sempre il CRE è un’esperienza che ravviva l’estate di tantissimi oratori della nostra Diocesi. È uno strumento prezioso grazie a cui si riescono a intessere relazioni importanti sia per la comunità che per la vita stessa dei ragazzi. “Si sa, quest’anno gli adolescenti hanno un estremo bisogno di socialità -conclude Nicole-. Speriamo che il CRE faccia da collante e possa aiutare a instaurare delle relazioni buone. Oltre a ciò, come coordinatori desideriamo trasmettere l’impegno e il ruolo con cui è importante esserci in oratorio. Il CRE è l’occasione giusta per responsabilizzarsi, divertirsi e stringere nuove amicizie. Sarà un mese in cui cresceremo insieme”. Un nuovo CRE è ai blocchi di partenza e tutti i volontari dell’oratorio di Almè non vedono l’ora di vivere la loro estate da “Hurrà!”.