Verso il CRE con il desiderio di esserci
La formazione animatori all'oratorio di Brembate Sotto
Il mese di maggio è il mese per eccellenza delle attività di formazione del CRE. Animatori, coordinatori e don iniziano a creare una squadra che collaborerà spalla a spalla per tutta l’estate. Non si tratta semplicemente di organizzare il CRE tra attività, giochi, gite e laboratori, ma di costruire un gruppo capace di lavorare insieme al meglio. All’oratorio di Brembate Sotto, le domeniche di maggio significano solo una cosa: prepararsi sotto ogni aspetto all’arrivo del CRE. Dopo aver convocato gli adolescenti e avergli presentato il CRE nelle sue diverse sfaccettature, i futuri animatori si sono messi subito all’opera. Insieme ai loro coordinatori hanno provato a immaginare la loro estate al servizio dei più piccoli aggiungendo un tassello ad ogni incontro. Da questo confronto sono emerse delle questioni pratiche e organizzative, ma anche delle necessità del gruppo e di tutti gli adolescenti coinvolti.
Costruire il CRE insieme è stato il primo passo per far comprendere a tutti il valore di una simile esperienza all’interno della comunità di Brembate: comunità in cui il gruppo sarà chiamato a giocarsi, adolescenti in primis. Una volta individuate le esigenze degli animatori, si è scesi più in profondità. In collaborazione con l’Ufficio Pastorale dell’Età Evolutiva, adolescenti e giovani hanno vissuto due serate formative dedicate al team building e alla comunicazione all’interno del CRE. “L’aspetto più importante a cui prestare attenzione quando si vuole fare gruppo è la comunicazione – spiega don Omar Caldara, curato dell’oratorio di Brembate Sotto -. Ascoltandosi e puntando sull’empatia, si trova una soluzione ad ogni problema e si supererà ogni ostacolo insieme. Ma non solo: la comunicazione aiuta ad aver un gruppo sempre più rodato in grado di vivere a pieno l’esperienza con la giusta serenità”.
Un mandato da realizzare nel cuore della comunità
Una squadra di animatori, coordinatori e don che riesce in questo intento è un gruppo pronto a giocarsi in un CRE ricco di emozioni come richiamato anche dal titolo “Batticuore”.
Durante questi incontri agli animatori non vengono consegnati solamente degli strumenti, ma anche un mandato che a Brembate si realizza nel cuore della comunità. “Gli adolescenti possono tornare protagonisti dopo due anni complessi e questo è importante ricordaglielo sempre -sottolinea don Omar-. C’è una comunità di cui sono parte e in cui svolgono un servizio davvero prezioso. Spero che loro crescano sempre di più sotto questa consapevolezza e anche dal punto di vista della fede. Come animatori sono chiamati ad agire nella carità”.
Maggio è quasi agli sgoccioli e il CRE è dietro l’angolo: ci sono tantissimi animatori che non vedono l’ora di vivere un’esperienza così. Tutti gli oratori condividono lo stesso fermento e la stessa attesa. Un sentimento che a Brembate trova riscontro anche in un augurio.
“Se dovessi dare un consiglio a tutti i miei animatori – conclude don Omar – sarebbe quello di vivere a pieno il CRE in ogni momento anche quelli più difficili o che non sono proprio i nostri preferiti. Esserci, essere presenti e in prima linea, è il più bel servizio che si possa immaginare e fare per i più piccoli. Come loro doneranno molto, riceveranno altrettanto dalle persone che incontreranno. Buttatevi e vivete il CRE a pieno!”.