Al Cre emerge il bisogno di creare relazioni
Emozioni e relazioni al centro all'oratorio di Chiuduno
Il Cre è da sempre un luogo d’incontro, un tempo fruttuoso in cui continuare a costruire la comunità partendo da energie nuove come quelle delle giovani generazioni. In tutto questo processo di costruzione, il rapporto con l’altro è fondamentale e il tema delle emozioni non è che un’occasione per evidenziarne ancora di più il valore. Il “Batticuore” dell’oratorio di Chiuduno si estende ad ogni momento di Cre coinvolgendo tutte le età in modo diverso, ma l’esigenza comune ad ogni partecipante è sempre la stessa: creare relazioni.
Il Cre all’oratorio di Chiuduno
Sin dai primi momenti della mattinata, il tema delle emozioni e la forza delle relazioni sono ciò che anima il Cre all’oratorio di Chiuduno. Si parte dal fare insieme i compiti e prendersi cura di un piccolo orto fino ad arrivare alle attività e ai laboratori pomeridiani: ogni passo è fatto insieme per dare valore all’altro. Diversi sono i momenti che permettono a bambini e ragazzi di rileggere il proprio vissuto emotivo e tra questi ci sono uscite sul territorio e interventi di esperti che con le loro testimonianze regalano a tutti nuove prospettive.
“Il tema delle emozioni – racconta Clara Finazzi, coordinatrice dell’oratorio di Chiuduno- è il filo conduttore che lega tutti. Ogni fascia d’età affronta il tema in modo diverso e, in particolare, per i più piccoli abbiamo organizzato delle attività a tema con due psicologhe. Si tratta di un percorso sulle emozioni in cui i bambini sono aiutati da un personaggio immaginario nella rilettura del proprio vissuto emotivo. Questo aiuta a porre l’accento su ciò che si prova e a comprenderlo fino in fondo. Il tutto viene ripreso nei giochi e nei laboratori del pomeriggio. Per i preadolescenti, invece, sono stati pensati dei laboratori di senso che approfondiscono il tema della pace. Grazie ai contribuiti di alcuni esterni, i ragazzi hanno potuto affrontare diversi temi di attualità che oggi ci interrogano”.
A fare da raccordo, a fine giornata, è la preghiera. Questo è il momento in cui ciascuno offre ciò che ha provato prendendosi un momento per sé all’interno del gruppo. Si sosta tutti insieme per ringraziare per ciò che si ha vissuto, per soffermarsi sulle emozioni che hanno lasciato il segno e per affidare ogni giorno a Qualcuno di più grande come in un rapporto tra fratelli, o meglio, di padre e figlio.
Emozioni e relazioni al centro
Gli incontri che si vivono al Cre hanno sempre qualcosa di speciale, ma, all’oratorio di Chiuduno, la cura viene messa in risalto come il risultato di una collaborazione. “Perdersi cura dell’altro è un aspetto cardine del Cre -spiega Mattia Locatelli, un altro coordinatore-. Lo mettiamo in risalto in ogni istante sia informale che non. Anche nei laboratori i ragazzi sono abituati a collaborare facendo dei lavori di gruppo. Durante il Cre abbiamo avvertito una forte esigenza da parte dei bambini e dei ragazzi di creare un rapporto. Hanno bisogno di legami tra coetanei, ma anche con figure più grandi che possano essere davvero un punto di riferimento. Per questo motivo puntiamo molto sugli animatori. Loro possono creare questo tipo di legame con i ragazzi che è sicuramente da valorizzare”.
Oltre a prendersi cura delle persone, l’oratorio di Chiuduno ha stretto una collaborazione con la protezione civile per prendersi cura anche dei luoghi della comunità. Insieme a loro, hanno pulito e sistemato diversi parchi e luoghi di aggregazione facendo una manutenzione generale dei giochi e delle strutture presenti. “È stato un modo di uscire sul territorio ed estendere il nostro senso di cura -concludono i due coordinatori-. Un piccolo gesto per mettersi al servizio della comunità”.