Diventare animatore è un atto di crescita
Cre in vista all'oratorio di Palazzago
Diventare animatori è un po’ come diventare grandi. Si iniziano a prendere delle responsabilità, a guardare oltre il proprio naso e a prendersi cura di chi è più piccolo di noi e fino a poco prima era “solo” un bambino tra tanti. Diventare animatore, senza troppi giri di parole, è un atto di crescita: non è un’esagerazione. È una consapevolezza che gli educatori dell’oratorio di Palazzago sperano di vedere maturare nei loro adolescenti. In queste settimane, i futuri animatori si stanno formando in vista del prossimo CRE guidati sempre dal tema delle emozioni.
CRE in vista all’oratorio di Palazzago
All’oratorio di Palazzago, il lunedì è da sempre il giorno degli adolescenti. Durante tutto l’anno, questo è l’appuntamento fisso che, nel mese di maggio, si trasforma nell’occasione perfetta per guardare insieme al CRE. Il percorso di quest’anno è iniziato con un momento di gioco e condivisione che doveva essere semplicemente un piano B della gita in montagna, ma che si è rivelato un incontro ricco di prospettive diverse. “Dato il maltempo -spiega Luca Cefis, uno degli educatori dell’oratorio di Palazzago- abbiamo scelto di stare in oratorio per passare del tempo insieme. Da lì è iniziato il nostro percorso: un confronto vero anche con chi l’oratorio non lo frequentava da un po’. Stiamo invitando i nostri adolescenti a uscire di casa e a ributtarsi nel mondo. Dobbiamo ammettere che il primo step è andato alla grande”.
La bellezza di educare ad essere animatore
Dalla prima tappa inedita, la formazione ha seguito il suo percorso tradizionale, ma declinandosi sul tema delle emozioni e tenendo presente il trascorso degli ultimi due anni. “Abbiamo pensato a un percorso diviso in due fasi -prosegue Luca-. La prima è dedicata al ruolo che gli adolescenti ricopriranno al CRE. Non si tratta di insegnare un mestiere, ma di educare ad essere animatore. Quest’anno ci sono molti adolescenti alla prima esperienza e i primi passi sono sempre molti importanti. Nell’educarli ad essere, i focus della formazione sono stati la fiducia, la collaborazione e la cura. Dalle attività che servono a rompere il ghiaccio, si passa alla condivisione in gruppo per rielaborare l’incontro. La seconda fase, invece, è più organizzativa e serve per arrivare pronti al CRE”.
Un’altra novità di quest’anno è la conclusione della formazione animatori. Gli educatori dell’oratorio di Palazzago, infatti, hanno scelto di coinvolgere i loro adolescenti in un weekend fuori porta per fare squadra prima del CRE. “Sarà un full immersion per tutti -commenta Luca- e ci aiuterà a mettere a punto gli ultimi dettagli, ma soprattutto a darci la carica come gruppo. Ci saranno sicuramente momenti di divertimento e altri di informalità, ma tutti verranno riletti nelle occasioni di preghiera. È importante che ciascuno di noi metabolizzi ciò che ha vissuto per arrivare al CRE pronti sotto tutti i punti di vista”. I tre giorni per gli animatori saranno i blocchi di partenza da cui la loro estate entrerà nel vivo e non solo.
La consapevolezza del servizio alla comunità
Oltre all’inizio del periodo estivo, il weekend a Carona è una rampa di lancio verso un’esperienza, quella del CRE, che cambia le prospettive. “Se potessi donare qualcosa agli animatori credo che gli regalerei la consapevolezza del loro servizio -conclude Luca-. L’animatore è tassello utile, ma soprattutto fondamentale all’interno della comunità. Prima di diventare animatori, è difficile rendersi conto di coloro che ci circondano anche fuori dall’oratorio. Da animatori ci si mette al servizio di tutti e la felicità dei bambini è più bel ritorno possibile. Ti aiuta a dare sempre di più, a migliorarti e a crescere in una comunità che ti riconosce come ingranaggio prezioso nella macchina del CRE”. Una macchina che, all’oratorio di Palazzago, desidera coinvolgere gli adolescenti anche oltre l’estate: perché diventare grandi è un’impresa da affrontare insieme.