Una preghiera animata per Santa Lucia

L'attesa di Santa Lucia raccontata dal gruppo animazione dell’oratorio di Villa di Serio.

“Cara Santa Lucia…”. Tutti, almeno una volta, ci siamo trovati di fronte a questo incipit. Era lì, scritto da noi nero su bianco con una grafia curata al millimetro perché anche se sulla busta non c’era neanche un indirizzo, aveva un destinatario ben preciso: Santa Lucia. Appena conclusa la lettera, la difficoltà stava nell’attendere. Un’attesa che il gruppo animazione dell’oratorio di Villa di Serio ha saputo arricchire con parole e gesti semplici alla portata dei più piccoli, ma anche dei grandi. Attraverso una preghiera animata, i volontari hanno aiutato tutta la comunità a vivere al meglio l’attesa del 13 dicembre.  

 

Questa non è la prima volta che gli adolescenti e i giovani propongono un’iniziativa simile. L’idea è nata l’anno scorso con l’intenzione di riuscire a stare accanto ai bambini nonostante le restrizioni e cercando delle soluzioni alternative. Anziché la classica sfilata di Santa Lucia per le vie del paese, l’oratorio di Villa di Serio aveva proposto un momento di preghiera animato. La risposta della comunità è stata ottima e così adolescenti e giovani si sono messi in gioco nuovamente per accompagnare i bambini all’incontro con Santa Lucia.

 

“La preghiera animata -racconta Sara Magitteri, una giovane dell’oratorio di Villa di Serio- è un momento di raccoglimento pensato per i più piccoli, ma aperto a tutta la comunità. Dopo il canto e l’introduzione del don, mettiamo in scena un breve racconto attraverso cui colleghiamo il significato di un brano del Vangelo ascoltato alle caratteristiche di questa ricorrenza. L’anno scorso ci siamo concentrati sul senso del dono. Ci siamo interrogati sul significato del donare per andare oltre la logica del ‘dare-avere’ e sottolineare la gioia del donarsi gratuitamente. Quest’anno, invece, l’obiettivo era quello di trasmettere ai bambini il valore dell’attesa”.

 

Al centro del momento di raccoglimento, c’è stato il racconto della storia di Elisa, una bambina che faceva molto fatica ad aspettare. Grazie all’aiuto del nonno e della sua maestra, la protagonista capisce che l’attesa non è da vivere stanno fermi, ma “preparando il terreno”. “Ai bambini abbiamo lasciato tre indicazioni per vivere al meglio l’attesa, tutti ispirati alla preparazione di un campo per la semina -prosegue Sara-. Innanzitutto, bisogna togliere i sassi, ovvero tutti quegli atteggiamenti egoisti che non ci fanno guardare oltre noi stessi. Poi occorre strappare i rovi. Qui lo sforzo sta nel relazionarsi al meglio con chi incontriamo evitando i litigi. Per ultimo, invece, serve rendere morbido il terreno, traducibile nella quotidianità con l’aiutare il prossimo”. Questi tre atteggiamenti sono le indicazioni che gli adolescenti dell’oratorio hanno consigliato ai bambini, ma che valgono ad ogni età.

 

“Il messaggio che abbiamo mandato ai bambini quel giorno potrebbe sembrare scontato, ma abbiamo visto come in realtà non lo è” sottolineano i volontari dell’oratorio di Villa di Serio. Anche se si è cresciuti, Santa Lucia può comunque parlare al cuore di un adolescente o di un giovane. Non solo organizzare qualcosa per i più piccoli può essere un momento di condivisione, ma anche “un’occasione per riscoprire la bellezza di essere generosi”. “Anche noi grandi facciamo fatica ad attendere e vedere i bambini accogliere questi suggerimenti con entusiasmo ci ha fatto bene -concludono i volontari del gruppo animazione-. È stata un’esperienza utile sia a livello personale sia per il gruppo. Non siamo in tanti, ma lo spirito di collaborazione ci aiuta a realizzare momenti speciale come questo”.

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