Fare oratorio a partire da te

“Sai fischiare?” è il titolo scelto per la festa di San Giovanni Bosco all'oratorio di Cologno al Serio.

"Fare oratorio a partire da te”: sì, proprio tu che stai leggendo perché questo è un invito che vale per tutti. Non è un segreto che l’oratorio inizi dal nostro primo passo, dal gesto di uscire da se stessi e donarsi almeno un po’. All’oratorio di Cologno al Serio, però, hanno voluto ribadirlo ricordando a tutti quanto l’oratorio sia prezioso anche nei momenti di difficoltà. “Sai fischiare?” è il titolo scelto per la festa di San Giovanni Bosco e riprende l’incontro di Bartolomeo Garelli con un prete della periferia torinese. Da lì inizia un nuovo capitolo per la storia dall’oratorio e si concretizza il “fare oratorio a partire da te” sia ieri che oggi.

 

“Con i volontari abbiamo scelto di richiamare l’episodio di don Bosco e Bartolomeo Garelli perché dice del senso dei nostri festeggiamenti e del nostro essere oratorio -racconta don Davide Rota Conti, curato dell’oratorio di Cologno al Serio-. È il ‘sì’ di quel ragazzo che rende realtà il sogno di San Giovanni Bosco e tutto ciò è ancora molto attuale. Ci parla quotidianamente. Per fare oratorio occorre davvero partire da noi stessi e dal nostro desiderio di metterci in gioco. Solo così l’oratorio diventa realtà”.

 

La festa di don Bosco all’oratorio di Cologno
 

La settimana di San Giovanni Bosco dell’oratorio di Cologno al Serio ha un programma ricchissimo. Riesce a coinvolgere tutta la comunità con attività, incontri, giochi e momenti di preghiera approfonditi dalla catechesi. Tutto è iniziato domenica scorsa con la messa per i ragazzi e l’incontro adolescenti per poi proseguire con l’apertura del concorso e i vari appuntamenti per l’adorazione eucaristica attraverso cui dire “grazie” per il dono dell’oratorio. A concludere la settimana sarà il grande gioco in diretta streaming di domani sera pensato per le famiglie e il momento di animazione “Il portico di don Bosco” aperto a tutti.

 

Conoscere San Giovanni Bosco
 

Anche la formazione gioca la sua parte: in questi giorni tutti sono stati invitati a conoscere meglio la figura di don Bosco attraverso diversi simboli e opportunità. Questa domenica i ragazzi di terza media incontreranno Dario Reda, frontrunner di Asics, che ha riscoperto la sua fede in età adulta. Gli adolescenti, invece, hanno fatto un salto nel passato per dare ancora più valore al presente. Nei loro incontri hanno conosciuto l’oratorio di ieri tramite la capsula del tempo dei loro genitori. Così facendo hanno ripercorso la storia dell’oratorio di Cologno arricchendola con ciò che stanno vivendo adesso. Ora anche loro hanno una capsula del tempo in cui hanno lasciato qualcosa di significativo per chi abiterà l’oratorio del futuro.

Oltre alle testimonianze, alla comunità sono stati consegnati anche dei simboli. Ai più piccoli è stato regalato un cubo con all’esterno delle preghiere e dei QR-Code con dei rimandi ad alcuni film su San Giovanni Bosco. Dentro a ciascuno di questi dadi è stato messo un fischietto per riprendere il titolo della festa. Il regalo destinato ai volontari adulti, invece, è un ombrello rosso. “Abbiamo scelto questo simbolo perché è legato a una storia molto bella -spiega don Davide-. Mentre tutti invocano la pioggia pregando Dio, c’è una bambina con un ombrello rosso già aperto. Questo è un segno di grande fiducia ed è la stessa fede con cui speriamo di poter vivere l’oratorio”.

 

Un sogno profetico
 

Chissà se San Giovanni Bosco aveva immaginato tutto questo, se sapeva come avrebbe cambiato il corso della storia. Sicuramente il suo intento era fare il bene dei ragazzi e in questo, secondo don Davide, è stato veramente profetico. “L’oratorio è qualcosa di prezioso ed è ancora attuale dopo tutti questi anni. Anche nei momenti di difficoltà c’è sempre stato. Oggi il nostro compito è quello di continuare a rilanciare questo sogno profetico. Lo possiamo fare cogliendo le esigenze dei nostri ragazzi e continuando a educare. Siamo chiamati ad esserci”. Perché per fare oratorio si parte da me, da te, da noi, da tutti.

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