Siamo animatori per e con la comunità

All'oratorio di Albano Sant'Alessandro, gli adolescenti si impegnano a prendersi cura dei più piccoli con il mandato degli animatori

Cosa significa essere animatori? Nel corso degli ultimi mesi, sono tanti gli adolescenti che si sono posti il quesito. Chi spontaneamente, chi spinto dai propri educatori, ma tutti con l’obiettivo di mettere a fuoco le motivazioni e di coltivare una consapevolezza più ampia. La stessa che gli animatori dell’oratorio di Albano Sant’Alessandro hanno esplicitato davanti alla comunità.

 

Durante la messa della scorsa domenica, gli adolescenti hanno vissuto il mandato degli animatori: un passo che va a concludere la formazione e apre le porte all’esperienza del Cre iniziato proprio in questi giorni. Dopo essersi trovati in oratorio e aver ricevuto la maglia degli animatori, gli adolescenti hanno fatto la loro promessa alla comunità. “È stata un’assunzione di responsabilità -sottolinea Arianna Anastasio, coordinatori dell’oratorio di Albano-. Prendendosi cura dei più piccoli si mettono al servizio di tutta la comunità presente e futura”.

La formazione per gli adolescenti dell’oratorio di Albano è iniziata a marzo e negli ultimi mesi si sono confrontati sulle proprie motivazioni, hanno organizzato il Cre anche dal punto di vista più pratico e lavorato sul loro essere gruppo. Tutti step necessari per gustare al meglio l’esperienza che stanno già vivendo.

 

“Ora possono sperimentare il TuXTutti in prima persona -prosegue Arianna-. È un argomento che avevano già avuto modo di scoprire nelle scorse edizioni, ma riuscire soffermarsi su questo tema in particolare non può che aiutarci a crescere nella consapevolezza. Anche il mandato che hanno ricevuto parla chiaro: siamo una comunità e ci si dà una mano reciprocamente. Grandi o piccoli che siamo, tutti sono chiamati a donare e a prendersi cura”. Ognuno con il suo ruolo, con le sue potenziale e i suoi difetti, può contribuire a rendere ancora più vivo, vero e vicino al prossimo un Cre nato dal desiderio di prendersi cura dei più piccoli.

 

Essere animatori capaci di essere “TuXTutti” è ciò a cui sono chiamati gli adolescenti, ma da dove si inizia? “Dall’esserci” risponde Arianna ricordando che animatori si è ed è un ruolo che va oltre al fare. “Gli adolescenti hanno dimostrato la loro voglia di esserci soprattutto dopo le fatiche di questi anni. Il loro desiderio di essere presenti ha rilanciato anche il nostro essere coordinatori. Ora il loro desiderio di stare accanto ai bambini e ai ragazzi potrà realizzarsi sul campo. Esserci è il primo passo per prendersi cura”.

 

Il mandato degli animatori recita così: “Lo stile con cui metteremo le mani in pasta sarà quello fatto di servizio e di gratuità che ci invitano a ridonare con entusiasmo ciò che abbiamo ricevuto a chi incontreremo nei cortili del nostro oratorio. Forti e consapevoli di tutto ciò, siamo pronti ad affrontare con cura e dedizione il percorso che abbiamo scelto e dal quale usciremo ancor più maturi, capaci di guardare il mondo con nuovi occhi”. Scegliere di essere animatori si conferma -ancora una volta- un’azione per e con la comunità. Il Cre TuXTutti si sta realizzando e l’oratorio di Albano è in prima linea con i suoi adolescenti.

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