Cambiare passo per vivere bene la Quaresima
Esercizi spirituali per aiutare i ragazzi a prendere consapevolezza di un nuovo cammino: l'oratorio di Albino inizia così la Quaresima.
Il tempo della Quaresima è sfidante. Sfida la routine frenetica dei nostri giorni, i nostri “non ho tempo” e tutte le scuse con cui spesso cerchiamo una scorciatoia. È un impegno da vivere con consapevolezza per arrivare a Pasqua un po’ più cresciuti. L’oratorio di Albino per iniziare con il piede giusto questo tempo forte, ha scelto di dare un segno altrettanto potente: estendere gli esercizi spirituali di comunità a bambini e preadolescenti.
Gli esercizi spirituali all’oratorio di Albino
Nell’arco della prima settimana di Quaresima, la chiesina dell’oratorio di Albino è diventato il fulcro delle riflessioni di bambini e ragazzi per porre l’accento su questo cambio di passo. Tutti i giorni, dopo la merenda, inizia un’ora scandita da preghiera, riflessioni e attività scendendo sempre più in profondità. A guidarli è Giona che, nel suo essere un po’ burbero, è tremendamente vicino alle sensazioni e agli atteggiamenti che ciascuno vive nella quotidianità. Dalla rabbia iniziale, attraverso un percorso tortuoso, si arriva alla consapevolezza che c’è sempre Qualcuno a custodirci.
La stessa consapevolezza che don Luca insieme ai catechisti hanno provato a lasciare ai partecipanti e alla comunità. “L’obiettivo degli esercizi spirituali per i ragazzi -spiega don Luca Bertulessi, curato dell’oratorio di Albino- è di mostrare loro la valenza e l’unicità del tempo Quaresimale. Abbiamo voluto dare un segno forte per evidenziare il valore di ciò che stiamo vivendo. Il cammino non ha coinvolto solo i ragazzi, ma si è esteso alle abitudini della comunità con le confessioni del mercoledì e la via Crucis a chiudere la settimana. Diamo un nuovo passo insieme come comunità per condividere un tempo significativo che chiama tutti: dai piccoli ai grandi”.
Alimentare la fraternità con il gioco e la fede
La Quaresima interroga tutti, nessuno escluso. E il bello di questo tempo sta proprio nella condivisione, nella possibilità di allagare lo sguardo alla comunità per vivere un cammino comune che, allo stesso tempo, ti cambia dentro. Si cresce nel proprio piccolo e in parallelo come una grande famiglia che trova nell’oratorio un punto di riferimento. “Questi giorni sono anche l’opportunità per abitare l’oratorio con una cura particolare alla fede – racconta don Luca -. Non dobbiamo mai dimenticarci di curare la spiritualità dei nostri ragazzi. L’oratorio è luogo della fraternità e per alimentarla servono sia il gioco che la fede. Non è possibile fare a meno né dell’uno né dell’altro”. Proprio come in una ricetta, ogni ingrediente è fondamentale per raggiungere l’obiettivo finale, così anche in oratorio fede ed esperienza si incontrano per far continuare a parlare il Vangelo nell’oggi.
Anche se far parlare il Vangelo nella quotidianità può risultare complesso, delle volte basta anche solo una merenda e un ritaglio del proprio tempo per accorgersi che qualcosa sta cambiando, Qualcuno ci chiede un passo in più. All’oratorio di Albino, questo passo in più è stato fatto insieme: bambini, ragazzi e adulti come una comunità. Un segno forte che aiuterà tutti ad avvicinarsi alla Pasqua con più consapevolezza, pazienza e costanza. Perché ciò che è bello, ciò che cambia la vita ha bisogno di tempo: in questo caso ha bisogno di Quaresima.