Al Cre si accoglie la realtà a braccia aperte
All'oratorio di Azzano, il Cre risponde alle esigenze educative della comunità: "Non si esclude nessuno".
Un Cre per tutti in cui essere “TuXTutti”. Il titolo di quest’esperienza all’insegna della cura e del servizio si sta rivelando sempre più vero e concreto giorno dopo giorno. Lo si vede sui volti sorridenti dei bambini, negli abbracci trionfanti tra ragazzi, nelle attenzioni degli animatori e nei progetti dei coordinatori. È così anche nell’oratorio di Azzano San Paolo: nonostante il Cre sia iniziato solo da pochi giorni, la cura si è già manifestata in tante forme diverse perché tanti sono i suoi interlocutori.
A mettere al centro la cura è stato, innanzitutto, il mandato animatori che ha dato il via all’impegno concreto degli adolescenti. “Durante la messa, abbiamo appoggiato un cartellone all’altare con il versetto del Vangelo del buon Samaritano e il disegno di un bambino che annaffia una pianta – racconta Elisabetta Sapio, coordinatrice dell’oratorio di Azzano -. È stato un piccolo segno per dire il nostro esserci di fronte alla comunità”.
La cura tra informalità e attività a tema
Oltre all’impegno preso da parte degli animatori, la cura, all’oratorio di Azzano, si declina quotidianamente tra informalità e attività a tema create in collaborazione con le realtà del territorio avendo come focus la persona, l’ambiente e la comunità. Ogni settimana di Cre inizia il lunedì pomeriggio e si conclude con il family Cre: “Un modo – sottolinea Francesca Gregorace – di includere tutta la comunità nella cura del Cre”. È un’inclusione che raggiunge anche i più lontani perché al Cre dell’oratorio di Azzano la parola d’ordine è accoglienza.
“Braccia aperte per noi significa accoglienza e cura del prossimo – commentano le due coordinatrici -. Apro le braccia e accolgo la realtà che mi interpella. All’interno del nostro Cre ci sono persone con esigenze e storie diverse, ma crediamo che sia un’opportunità di integrazione tra coetanei. Il nostro obiettivo è quello di accogliere tutti senza distinzioni. È l’attenzione che rivolgi all’altro che poi fa la differenza e si prenderà cura delle particolarità di ciascuno”.
Cre di Azzano, una vera e propria palestra educativa
Nonostante sia iniziato solo da una settimana, il Cre dell’oratorio di Azzano si sta rivelando una vera e propria palestra educativa. Un’esperienza simile non potrà che gettare le fondamenta per nuovi passi da fare per andare sempre di più incontro alla realtà.
“Partendo gli animatori, fulcro del Cre, speriamo di poter lasciare la bellezza della condivisione – proseguono le coordinatrici -. È una sensazione che speriamo di portare con noi per tutto il resto dell’anno. In questo mese abbiamo la possibilità di vivere l’oratorio per ciò che è, ovvero un’esperienza di condivisione e di relazione. Il gruppo degli animatori è una squadra unita e coesa ed è da qui che desideriamo partire per poi camminare insieme dura l’anno”.
Lo sguardo, poi, va oltre e raggiunge anche le famiglie e gli adulti. “Come sempre -concludono – l’obiettivo è di regalare ai bambini la bellezza del Cre trovando anche una certa complicità con gli animatori. Anche se i genitori sono un po’ titubanti ogni tanto, ma man mano si sta instaurando un rapporto di fiducia tra loro e la squadra animatori. Anche gli adulti ci stanno aiutando molto e speriamo che questa collaborazione possa continuare. Affrontare la realtà da soli può essere faticoso, ma insieme si può rispondere “presente” con più fiducia”.