La GMG è fatica che ti cambia la vita

L'oratorio di Berbenno è in partenza per la GMG di Lisbona: come vivono i giovani questa attesa agli sgoccioli?

Se diciamo GMG, a ciascuno di noi verranno in mente frammenti diversi di ciò che rappresenta: le emozioni dell’accoglienza, il viaggio interminabile in pullman, i “Change!” improvvisati grazie a cui ti porterai a casa un regalo che arriva dall’altra parte del mondo o a due passi da casa. Tutti hanno un loro immaginario tra ricordi e aspettative. Tra i giovani che parteciperanno alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona ci sono  anche i giovani dell’oratorio di Berbenno che non vedono l’ora di partire. 

Anche loro con i propri scenari e la propria immaginazione vivono un’attesa densa di sogni. Domenica scorsa, don Michele Lievore -parroco di Berbenno -  ha consegnato loro il kit italiano e bergamasco segnando l’ultima tappa prima della partenza. Martedì 1 agosto, il gruppo partirà alla volta di Lourdes per poi arrivare a Lisbona e vivere i giorni più intensi della GMG. 
Tra i giovani in partenza da Berbenno c’è anche Gloria. Gloria Mazzoleni è una giovane studentessa al primo della magistrale in filosofia ed è appassionata di montagna, ma anche di oratorio tanto che quest’estate si è ritagliata dei momenti per poter vivere il Cre. La parola GMG per lei si traduce in “un sacco di emozioni” dice mentre racconta come l’appuntamento di Cracovia l’abbia cambiata profondamente. “Ripartire per un’altra GMG -aggiunge- è una sfida anche se stavolta, più o meno, so a cosa vado incontro. Ci saranno fatiche da affrontare e una spiritualità da riscoprire”. 

L’effetto sorpresa ormai è superato, ma una GMG è in grado di cambiarti la vita in qualsiasi momento perché c’è un ingrediente fisso che è lì pronto a scuoterti: la fatica. “E meno male che c’è – prosegue Gloria ridendo-. Può sembrare un controsenso, ma la fatica aiuta. Raggiungere un luogo camminando insieme, condividere il viaggio e andare in esplorazione di posti nuovi è faticoso, ma è proprio questo elemento che permette di creare delle relazioni umane pazzesche. In poco tempo alla GMG possono crearsi dei legami fortissimi. Nemmeno il lungo viaggio in pullman non ci spaventa: anche quei momenti possono generare della meraviglia”. 

La GMG, però, non è solamente fatica. Se questa è il tassello che permette di abbattere alcune barriere e forzature di noi stessi, un’esperienza del genere può regalare un nuovo sguardo anche su dimensioni diverse della propria vita. “La GMG di Cracovia mi ha dato la possibilità di vivere con maggior consapevolezza la mia spiritualità -sottolinea la giovane di Berbenno-. Lì ho trovato il senso di questo dialogo con Lui e spero che Lisbona possa aiutarmi a scendere ancora di più in profondità”. I momenti dedicati alla spiritualità non saranno pochi, ma anche l’informalità per le strade di Lisbona potrà arricchire gli attimi di silenzio e preghiera condivisi da migliaia di pellegrini. 

L’attesa è ormai agli sgoccioli e i pensieri iniziano a concentrarsi sulla GMG. Forse c’è anche qualcuno che si chiede “Chi me l’ha fatto fare?” perché andare alla GMG non è una scelta da tutti i giorni come evidenzia Gloria. “Ciascuno ha un suo intimo ‘perché’ legato alla partenza. Io personalmente sto vivendo l’attesa tra adrenalina e un po’ di sano timore. Scegliere di andare alla GMG è un gesto forte ed è importante sentire il sostegno e l’entusiasmo dei tuoi compagni di viaggio. E devo dire che don Michele in questo ci aiuta molto con la sua energia”. 

“Non spaventiamoci e condividiamo la fatica -conclude Gloria-. La GMG è pronta per regalarci delle emozioni uniche e delle relazioni fortissime. Ognuno ricordi il perché del suo ‘Chi me l’ha fatto fare?’. Viviamo a pieno ogni giorno!”. Gloria e tutti i giovani dell’oratorio di Berbenno sono carichi per la partenza. Non resta che mettersi in cammino con coraggio. 
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