Un giorno di Cre

All'oratorio di Borgo Santa Caterina gli animatori regalano un anticipo d'estate

Se c’è una caratteristica che accomuna tutti i Cre e che abbiamo imparato a conoscere negli anni è la responsabilità che giovani e adolescenti si prendono rispettivamente nei ruoli di coordinatori e animatori. Il centro dell’esperienza estiva sono i più piccoli della comunità, ma tutto ciò non sarebbe possibile se non  grazie all’aiuto degli adolescenti e dei giovani che mettono a disposizione il loro tempo. Un dono prezioso di cui si possono cogliere i frutti anche durante l’anno com’è accaduto all’oratorio di Borgo Santa Caterina.

 

Settimana scorsa, lunedì 24 aprile, l’oratorio di Borgo Santa Caterina ha organizzato un’iniziativa chiamata “Un giorno di Cre”. È stata letteralmente una giornata con attività, ritmi e organizzazione di una classica giornata estiva: un anticipo d’estate che ha coinvolto circa un centinaio di bambini e ragazzi. Il tutto è stato organizzato dal gruppo adolescenti di quarta superiore che, dall’anno prossimo, si cimenterà a pieno nell’esperienza educativa con un nuovo ruolo.

 

Gli adolescenti si allenano alla responsabilità

Come ogni anno, infatti, gli adolescenti di quarta superiore iniziano ad assumersi diverse responsabilità andando a far risuonare quanto appreso durante l’estate e in tutto il resto dell’anno. Il Cre si pone come esperienza di lancio per essere sempre più al servizio del prossimo. “La giornata di Cre aveva l’intento di risvegliare la voglia d’estate nei bambini e nei ragazzi, ma è stata importante anche per noi animatori -racconto Paolo Parietti, adolescente dell’oratorio di Borgo Santa Caterina-. È stato un rilancio al futuro perché in prospettiva e in preparazione al prossimo Cre”.

 

E così tra balli, giochi, animazione, attività e preghiera, “Un giorno di Cre” è andato in scena all’oratorio di Borgo Santa Caterina centrando pienamente l’obiettivo. “I bambini e i ragazzi, ma anche noi grandi ci siamo portati a casa un forte desiderio d’estate -prosegue Paolo-. Desideriamo partecipare, avere la possibilità di condividere tutto il tempo che ci sarà dato e di viverlo con tanta spensieratezza e, allo stesso tempo, con tanta speranza”.

 

Cambiare il mondo attraverso la cura e il servizio

La speranza che questo Cre sia davvero un atto rivoluzionario, in grado di cambiare il mondo attraverso la cura e il servizio. Quasi come un dono inaspettato, controcorrente, ma mai lasciato al caso: perché il Cre è una cosa seria. Al Cre ci si diverte, ma è anche una questione di responsabilità come sottolinea Paolo. “Ciò che abbiamo intrapreso è un cammino che man mano sta cambiando la nostra prospettiva. Ogni anno assumiamo un nuovo pezzo di responsabilità crescendo un po’ di più. Questo giorno di Cre ci ha permesso di prendere coscienza del ruolo a cui siamo chiamati. Il Cre sarà una rampa di lancio verso l’anno prossimo, anno in cui la nostra comunità di Borgo Santa Caterina ci chiamerà ad essere educatori dei preadolescenti”. Non una cura a senso unico, ma un donarsi reciprocamente all’interno di una comunità. È anche qui che sta la rivoluzione di un Cre a “TuXTutti”.

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