Il Cre fa crescere la comunità del futuro a cuore libero

All'oratorio di Spinone al Lago, il Cre guarda anche fuori dall'oratorio

L'inno del Cre di quest’anno lo grida a gran voce: “Braccia aperte” e “Cuore libero”. Due ingredienti cruciali per regalare a bambini e preadolescenti un’atmosfera unica, proprio da Cre. L’oratorio di Spinone al Lago oggi ha concluso la sua terza settimana di Cre e, in questi giorni, queste due caratteristiche non sono mai venute a mancare. Anzi: presto diventeranno uno slancio verso il futuro.

 

Anche nell’oratorio di Spinone al Lago è stato messo a tema cosa significhi essere TuXTutti. Con dei gesti più riflessivi, ma anche con azioni concrete, la cura e il servizio sono stati approfonditi sotto diverse prospettive. Entrambe le dimensioni  lavorano in tandem e con un obiettivo comune. Il momento dedicato alla spiritualità, infatti, ha il compito di rileggere il senso del proprio agire. Da un lato bambini e ragazzi si mettono al servizio con il proprio fare, mentre dall’altro dedicano del tempo per rileggere l’esperienza.

 

“Ci sentiamo responsabili anche della felicità altrui”

“Una volta a settimana -racconta Terry Mazza, coordinatrice dell’oratorio di Spinone- dedichiamo un’ora alla spiritualità. Come punto di partenza abbiamo affrontato il binomio ‘io e l’altro’ chiedendoci come posso rendere felice il prossimo sentendoci tutti responsabili della felicità altrui”.

Andando avanti, questi momenti di riflessione hanno seguito il percorso tracciato dalla cura. In uno dei momenti riflessivi, bambini e ragazzi hanno provato a chiedersi chi fosse il loro supereroe ribaltando la prospettiva e mettendosi nell’ottica del ricevente. Dopo aver esplorato le dimensioni della cura in diversi tipi di relazione, l’ultimo passo è stato dedicato all’attivismo. “Qui la domanda principale è stata ‘Come mi pongo nei confronti della società?’ -spiega Lucia Mazza, coordinatrice dell’oratorio di Spinone -. Lo sguardo si è ampliato e anche il nostro fare andando a dedicare parte del nostro tempo alla cura degli ambienti non solo dell’oratorio, ma di tutto il territorio”.

 

Un insegnamento appreso durante l’estate del 2020 che poi è stato ripreso anche nelle esperienze successive come sottolinea Terry: “Grazie a Summerlife ci siamo resi conto di quanta bellezza ci siamo nel nostro territorio e da lì abbiamo scelto di cogliere questa ricchezza. Con le attività del Cre e non solo, abbiamo avuto diverse occasioni per valorizzare il territorio e continueremo su questa strada”.

 

“Al Cre si impara a tendere le braccia a chi ha bisogno”

Ogni oratorio, infatti, è chiamato a prestare il suo servizio lì dov’è e durante il Cre questo aspetto emerge con forza perché si accolgono tutti a “braccia tese” e “cuore libero”.

“L’atmosfera del Cre è qualcosa di unico -proseguono Terry e Lucia-. Qui si impara a tenere le braccia tese verso chi è nel bisogno e ad avere un cuore libero dai pregiudizi, ma soprattutto di sperimentare l’amore. L’impegno costante è quello di accogliere tutti senza mai escludere nessuno”.

Anche questo significa essere TuXTutti: un piccolo “tu” che in ogni suo gesto ricco d’amore può fare la differenza “XTutti”, rivoluzionare il mondo nel proprio piccolo.

Andando verso il traguardo del Cre, all’oratorio di Spinone si lavora in un’ottica di continuità con l’obiettivo di mantenere quelle “braccia aperte” e quel “cuore libero” come due costanti. Oltre alla valorizzazione dei luoghi, sarà importante valorizzare anche le persone. “Desideriamo continuare a coltivare l’interesse per la cura anche oltre l’esperienza del Cre -concludono Terry e Lucia-. I bambini, i preadolescenti e gli adolescenti sono al centro di un’azione di cura, ma sono loro che animano il paese per tutta l’estate e durante l’anno. Anche loro sono capaci di essere in prima linea quanto si tratta di cura. Occorre avere il coraggio di dar loro più spazio perché sono il futuro della comunità”.

Unisciti anche tu!
Iscriviti alla newsletter per scoprire per primo le ultime storie e i nostri eventi
Oratori BG. Unisciti anche tu!