Santa Lucia insegna la reciprocità del dono
La logica del dono è alla base di ogni gesto e, all'oratorio di Trescore, Santa Lucia fa da tramite per questo insegnamento.
"Donare è un verbo da lasciare all’infinito”. In oratorio, la logica del dono è alla base di ogni gesto: si dona il proprio tempo, si condividono esperienze e si cresce nell’ottica della reciprocità. Così festeggiare Santa Lucia diventa un’occasione per sottolinearlo e ringraziare per tutte quelle volte che si è stati protagonisti di un dono in un modo o nell’altro. Come all’oratorio di Trescore in cui sono stati organizzati due pomeriggi di animazione e preghiera per accompagnare bambini e ragazzi nel vivere la notte più affascinante dell’anno.
Santa Lucia all’oratorio di Trescore
Tra il 12 e il 13 dicembre, l’oratorio ha accolto bambini e ragazzi tra giochi, merenda e preghiera grazie alla disponibilità di tanti volontari, tra cui anche il gruppo della Contrada del Canton di Trescore, il gruppo delle mamme dell’oratorio e i cresimandi. Grazie a loro, i più piccoli hanno potuto incontrare Santa Lucia e il giorno dopo ringraziare di quanto ricevuto donando a loro volta qualcosa. Inoltre, è stato allestito un mercatino di addobbi natalizi realizzati attraverso dei laboratori il cui ricavato è stato devoluto a favore dell’oratorio.
Come da tradizione, nel pomeriggio di martedì 13 dicembre, bambini e ragazzi sono stati coinvolti attraverso una messa dedicata a Santa Lucia. “Ogni anno – spiega Daniela Errutti, volontaria dell’oratorio di Trescore- invitiamo i bambini a donare qualcosa ai più bisogni. Dopo aver ricevuto tanti regali, gli chiediamo di pensare anche a chi è meno fortunato attraverso un piccolo dono. Ciascuno di loro porta un regalo e, durante la messa, ringrazia per ciò che ha ricevuto”.
Tre doni speciali da parte di tutta la comunità
Nella celebrazione dedicata a Santa Lucia anche don Ivan, curato dell’oratorio Trescore, ha ricevuto tre doni a nome di tutta la comunità. “Per avvicinare di più i bambini al senso del dono -prosegue Daniela- abbiamo consegnato a don Ivan tre regali e una lettera scritta a mano da parte di Santa Lucia. Ogni regalo era legato a un impegno da consegnare a tutta la comunità”.
Il primo dei tre era una statuina dell’asinello: nonostante delle volte possa sembrare testardo, per Santa Lucia rappresenta un alleato indispensabile. È grazie alla sua generosità che la notte più magica dell’anno si realizza e, allo stesso modo, bambini e ragazzi sono stati invitati ad essere generosi superando le difficoltà. Il secondo dono era una scatola di costruzioni a simboleggiare come ciascuno possa fare la propria parte e come questa sia importante per la comunità. L’ultimo regalo, ma non meno importante, era un filo colorato “che lega ciascuno di noi -si legge nella lettera- a Colui che stiamo aspettando e del quale siamo chiamati ad essere amici”.
L’oratorio di Trescore e la reciprocità del dono
“L’obiettivo di questi due pomeriggi -conclude Daniela- è far percepire il valore del dono a bambini e ragazzi. La gioia è vera solo se riusciamo a condividerla, se nel nostro piccolo ci diamo una mano l’un l’altro. Si parte da piccoli a interiorizzare il senso del dono nella semplicità di un regalo a chi è più bisognoso e crescendo si arriva alla logica del servizio. I cresimandi sono stati di grande aiuto in queste giornate ed è importante che inizino a spendersi per la comunità perché presto anche loro ne saranno parte attiva. Partiamo da un grazie per non dare nulla per scontato e continuiamo a donare. Così ogni esperienza sarà sempre più arricchente”. All’oratorio di Trescore, il dono prende la scena per due pomeriggi per ricordare come Santa Lucia non sia solo una ricorrenza in cui ricevere solamente. Questa rappresenta anche un’occasione per donare e riflettere su questa reciprocità arricchente. Un’azione grazie a cui ogni oratorio continua a prendersi cura delle giovani generazioni nella quotidianità.