Adolescenti protagonisti a Carnevale
Il protagonismo giovanile parte dai piccoli passi: gli adolescenti dell'oratorio del Villaggio degli Sposi (BG) partono dal Carnevale.
Il protagonismo giovanile parte dai piccoli passi. Basta poco per rendere partecipi gli adolescenti, per innescare in loro un senso di cura nei confronti dell’oratorio. La scintilla per gli adolescenti dell’oratorio del Villaggio degli Sposi in Bergamo è stato il Carnevale, anche se il loro cammino parte da più lontano.
Inizia da tutte quelle giornate, proposte e idee realizzate insieme tra un incontro e un momento passato caratterizzato dall’informalità. Perché l’oratorio si fa casa e non c’è niente di più bello che prendersi cura di un posto che ci sta a cuore. Per i tre giorni di Carnevale, l’oratorio del Villaggio degli Sposi ha organizzato diverse attività per coinvolgere tutte le fasce d’età della comunità sia dal lato organizzativo che dal punto di vista della partecipazione. L’evento principale, però, rimane la sfilata di domenica pomeriggio organizzata nel “Villaggio West” in perfetto stile far west. “Come gruppo adolescenti ci siamo messi in gioco per organizzare il Carnevale partendo dalla scelta del tema – racconta Lara, una degli adolescenti del gruppo -. Ci siamo messi in gioco per animare la domenica della comunità e ci siamo dedicati alla costruzione del carro e l’organizzazione di giochi, balli, un concorso per la maschera più bella della sfilata e una grande pignatta per tutti i bambini”. Una tipica giornata di Carnevale, ma con gli adolescenti in prima linea per far divertire i più piccoli.
In quest’ottica di servizio gli adolescenti dell’oratorio del Villaggio degli Sposi si stanno trovando tutti i pomeriggi per gli ultimi ritocchi alla scenografia, le rifiniture del carro e le prove dei balli. L’oratorio, però, ancora una volta si dimostra molto di più di un semplice luogo. “Ormai per noi è un punto di ritrovo, una casa” dice Lara descrivendolo con affetto.
“Qui ci divertiamo, possiamo incontrarci, passare del tempo insieme e possiamo metterci in gioco senza paura. Anzi veniamo proprio spronati nel fare e nel provare. Spesso i volontari più grandi, scherzando, ci dicono che ‘loro hanno già dato’ e che ora tocca a noi. Noi, però, sappiamo quanto il loro supporto e quello del nostro don sia importante per continuare a crescere e ce li teniamo ben stretti”.
Ciascuno nella comunità è chiamato a fare la sua parte. Grande o piccola che sia, ognuna offre la sua parte per il bene di tutti e per un Bene più grande. Non importa se nella semplicità di un Carnevale o nelle piccole cose di tutti i giorni: ciò che conta è mettersi in gioco e prenderselo come impegno fino a renderlo abitudine.
“Noi adolescenti siamo il futuro e portiamo novità e creatività -conclude Lara-. Dall’altro gli adulti sono delle guide da cui imparare molto standogli accanto e osservando il loro esempio. Tutti, però, siamo spronati da un’unica motivazione: abbiamo a cuore l’oratorio”.
E così, da “una somma di piccole cose” (come canta Nicolò Fabi), nascerà qualcosa di nuovo, di grande: una passione attraverso cui prendersi cura dell’oratorio, casa di tutta la comunità. Anche a Carnevale, ma non solo a Carnevale: giorno per giorno, passo dopo passo, insieme.