Il Cre è il primo passo verso il futuro
Gli oratori di Leffe e Peia vivono il loro primo Cre insieme: "La vera meta del cammino è l'incontro"
Luglio, serata con un cielo perfetto e un campo da calcio che prima diventa un’arena di gioco con gli stand delle squadre, poi un luogo di preghiera e, infine, un palcoscenico con tanto di platea e maxischermo: il Cre degli oratori di Leffe e Peia è giunto alla sua ultima tappa. La festa finale è stata caratterizzata da ricordi, scatti, ultime sfide, qualche lacrimuccia e tanti grazie.
Ciò che hanno vissuto gli oratori di Leffe e Peia durante il Cre è stato un vero e proprio VIAVAI, un cammino che li ha portati a condividere i propri passi. La novità di quest’anno, infatti, è stata il primo Cre svolto insieme come un unico oratorio. Il tutto nasce da un’esigenza dell’oratorio di Leffe che, essendo in gran parte occupato da un cantiere, ha trovato nell’oratorio di Peia un alleato prezioso non solo per gli spazi, ma anche per le persone che sono scese in campo per realizzare il Cre.
I due oratori insieme contano circa 260 tra bambini e ragazzi sommati al centinaio di animatori e gli altri volontari che si sono impegnati per regalare un’esperienza indelebile ai più piccoli si raggiugono quasi 400 persone coinvolte. “Il Cre ha riempito entrambi gli oratori di sorrisi, energia ed entusiasmo -racconta Valentina Maccalli, coordinatrice degli oratori di Leffe e Peia-. È stata la spinta per iniziare a collaborare sempre di più anche in vista del futuro. I prossimi passi saranno sempre più condivisi e grazie a questa esperienza abbiamo avvicinato un po’ di più le comunità”.
Il Cre degli oratori di Leffe e Peia ha rappresentato un ponte tra le due comunità e non solo. La cura messa in gioco per le giovani generazioni è un dono prezioso che si rinnova ogni anno perché c’è una comunità intera che si muove e cammina con un’unica meta: l’incontro. Un incontro che risuona nelle vie dei due paesi, che dà letteralmente il “Buongiorno!” a inizio giornata e che è chiasso.
“Il Cre dei nostri due oratori è “chiasso” -sottolinea Valentina sorridendo-. É il “Buongiorno Leffe” che risuona in tutto il paese raggiungendo le pendici di Peia. È un VIAVAI di bambini e ragazzi in movimento che animano il paese e lo esplorano. Sono volontari che ci accompagnano in gita, gli animatori che rendono speciali le giornate scatenando la loro inventiva nella gratuità e i bambini che non vedono l’ora che il cancello dell’oratorio si apra. Il Cre è un “chiasso” buono che ti fa percepire tutta la vitalità dei nostri oratori e tutta la cura di una comunità in movimento”.
La serata finale fa vivere a pieno questo “chiasso” anche alle famiglie arrivate in oratorio per condividere con i loro figli gli ultimi momenti di Cre fatti di sfide, ricordi, preghiera e tanto divertimento. Il campo da calcio dell’oratorio di Leffe è stato vissuto in tutta la sua versatilità. Prima gli stand delle squadre hanno colorato i quattro angoli del campo con foto, tempere e giochi tutti a tema cammino. Dopodiché, le panchine sono diventate il dietro le quinte di un palcoscenico delineato da qualche birillo dando il via al cuore della serata finale con la preghiera, lo spettacolo e l’immancabile video strappalacrime di fine Cre.
Durante la preghiera finale, i ragazzi hanno riletto i loro passi del Cre attraverso alcuni dialoghi, tra cui questo: “Siamo arrivati alla fine del Cre, ma siamo ancora al punto di partenza, siamo sempre nei nostri oratori”, “C’era una meta da raggiungere, ma non era un luogo, era un incontro”. Un incontro forte come rimandano i “grazie” degli animatori. “Un grazie è tutto per Miriam, animatrice come me -racconta Ginevra-. È lei che mi ha convinto a buttarmi in questa avventura”. E ancora: “Il grazie più grande va ai bambini per tutto ciò che hanno saputo regalarci in questo mese” sottolinea Giulio.
Il VIAVAI del Cre ha intrecciato i vissuti degli oratori di Leffe e Peia e anche quelli dei bambini, ragazzi, adolescenti e giovani che si sono messi in gioco facendo “chiasso”. Un “chiasso” bello che, anche se ora non abita più le orecchie, troverà spazio in quasi 400 cuori e anche qualcuno in più.