San Giorgio è collante per la comunità
L'oratorio di Costa di Mezzate è un punto di ritrovo per la festa patronale di San Giorgio: "Questi momenti uniscono la comunità"
Una festa che unisce la comunità attraverso piccoli gesti dalla grande intensità: la ricorrenza di San Giorgio nella parrocchia di Costa Mezzate può essere riassunta così. I festeggiamenti del patrono hanno regalato alla comunità diversi momenti di condivisione e preghiera in cui l’oratorio ha rappresentato un punto d’incontro importante. Coinvolgendo diversi gruppi e curando ogni momento, la festa di San Giorgio ha rappresentato l’occasione di sentirsi comunità “raggiunta” dal proprio patrono.
Le giornate di lunedì 22 e martedì 23 aprile sono state scandite da alcuni appuntamenti di preghiera rivolti a tutti. La festa patronale è iniziata con l’esposizione del Santissimo seguita dalla messa animata dalle famiglie del gruppo “Ore Liete” . La celebrazione ha visto protagonisti anche i bambini che, lo scorso 7 aprile, hanno vissuto il Sacramento della Riconciliazione nella chiesa di Costa di Mezzate.
“È stato bello coinvolgere i bambini della prima confessione nei festeggiamenti – spiega Annamaria Allieri, volontaria dell’oratorio di Costa di Mezzate –. Come San Giorgio ha sconfitto il male bruciando il drago, i bambini, a loro modo, hanno sconfitto il male bruciando i loro peccati. È stato un momento davvero significativo per loro. Hanno atteso molto per compiere questo gesto e affidarlo al patrono del proprio paese l’ha arricchito ancora di più”.
Al termine di questa prima giornata di festeggiamenti, i bambini di “Ore Liete” e del gruppo della prima confessione hanno donato dei fiori di carta a tutta la comunità. “Erano dei fiori preparati da loro – racconta Annamaria -. È un gesto che ha creato un legame tra i grandi e i piccoli della comunità”. A fare da collante sono stati anche i momenti di preghiera che nella giornata di martedì 23 aprile si sono svolti prima nel parco intitolato a San Giorgio e poi nella chiesa parrocchiale di Costa di Mezzate. Prima la messa e poi i vespri hanno visto gli adulti pregare con alcuni gruppi delle classi di catechismo per poi condividere la merenda in oratorio.
“Vedere bambini, ragazzi e adulti che pregano insieme è segno di comunione -sottolinea Annamaria-. Così si tramanda il senso di una tradizione, ma anche un sentimento di comunità”. Una comunità che è stata raggiunta anche attraverso la processione della statua del patrono. “Portare la raffigurazione di San Giorgio per le strade di Costa di Mezzate è stato come portare il nostro patrono nelle case. Anche chi non ha potuto partecipare alle funzioni è stato raggiunto da San Giorgio. È come se fosse passato di casa in casa. Il patrono è l’intercessione della comunità a Dio e la sua ricorrenza è un’occasione importante per pregare per tutta la comunità. Sentiamo che questa tradizione è un po’ in fatica, ma noi continuiamo ad affidarci e continuiamo proporre questi momenti perché ci aiutato a sentirci parte della stessa comunità con un senso e un sentimento che unisce”.