Tre giorni di vita comune per giocare “al rialzo” come animatori

L'ultima tappa formativa dell'oratorio di Palazzago è stato un ritiro pensato a misura di animatore: "Pronti a vivere il Cre al massimo"

Tre giorni a Carona per prendersi del tempo per sé, i propri compagni di cammino e Dio: gli animatori dell’oratorio di Palazzago hanno scelto di porre l’accento sui passi finali che li porteranno a vivere il Cre. Insieme hanno vissuto un’esperienza di vita comune tra compiti, attività, gioco e tempi per la riflessione e la preghiera per rileggere il percorso formativo svolto fin ora.

Nello scorso weekend, Carona è diventata la loro casa, un luogo in cui potersi fermare prima dell’inizio della grande avventura del Cre. A proporre la modalità del ritiro sono stati il don e i coordinatori dell’oratorio di Palazzago costruendo un fine settimana basato sulla condivisione e sulla riflessione. Un passaggio importante, poi, è stato affidato alla messa conclusiva della domenica pomeriggio. La messa ha rappresentato un momento in cui dirsi grazie e affidare i prossimi passi “all’uomo che cammina” per eccellenza, ma anche per caricare le pile di senso ed energia prima di indossare la maglia dell’animatore.

 

Mettere in gioco il tema del Cre a Palazzago

Nei tre giorni di ritiro a Carona, gli animatori hanno affrontato il tema del “VIAVAI” con due focus specifici: VIAVAI con le regole e VIAVAI con Dio. Giochi, attività, film e momenti di riflessione hanno arricchito il loro punto di vista sul cammino anche grazie all’aiuto di qualche consiglio esterno.

“Per dare il via alla riflessione -racconta Daniel Riva, coordinatore dell’oratorio di Palazzago – abbiamo chiesto agli adolescenti di uscire in paese e chiedere ai passanti cosa rappresentasse per loro il cammino. L’obiettivo era quello di arricchire lo sguardo dei nostri animatori e, a cascata, quello di bambini e ragazzi che vedranno i video delle interviste. Attraverso questi incontri, gli animatori hanno potuto sentire e rielaborare parole nuove sul tema del Cre di quest’anno”.

 

Proseguendo, nelle giornate di ritiro sono stati svolti altri momenti di confronto e riflessione sulla relazione con Dio e sulle regole. Il tutto è stato finalizzato alla messa che ha messo in risalto in ogni gesto e in ogni parola i due focus scelti. La messa, infatti, è stata pensata per tornare sulle regole attraverso la Prima Lettura tratta dal libro dell’Esodo con il racconto della consegna dei Dieci Comandamenti e il Vangelo delle Beatitudini, mentre la relazione con Dio è stata approfondita nell’omelia.

 

Tanti modi diversi per vivere le regole

“Dalla Parola di Dio abbiamo scelto dei testi che potessero raccontare modi diversi di vivere le regole – spiega Daniel -. Durante l’omelia, invece, don Angelo ci ha guidati nel rileggere ciò che era emerso nei tre giorni di ritiro. Insieme, prima della messa, abbiamo lavorato su alcune provocazioni presenti nella Bibbia che trattava della relazione con Dio nella giovinezza. Le risposte sono state il punto di partenza per l’omelia che ci ha guidato passo dopo passo nel focalizzare ciò che si andava ad aggiungere al nostro bagaglio”.

 

Al termine della messa, prima di rientrare con direzione Palazzago, ciascuno animatore ha scritto una lettera a un destinatario scelto da loro. Un modo per raccontarsi e rimettere ordine ai tanti pensieri di tre giorni trascorsi insieme. Dalla domanda “Cos’è per te il cammino?” al “Che regola desideriamo darci al Cre?” fino alla più impegnativa “Cos’è per te la fede?”, ogni adolescente si è messo in gioco a modo suo e sempre “al rialzo” come sottolinea Daniel. “È un invito ed anche un augurio che noi coordinatori insieme al don abbiamo fatto ai nostri animatori. Essere giovani è una risorsa, giochiamo al rialzo: non abbiate paura di sbagliare, ma giocate sempre al massimo in tutto ciò che fate. Metteteci il cuore e trasmettete tutta la vostra passione”.  

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