La festa dona energia e cura la ripartenza
All'oratorio di Stezzano la festa è sinonimo di ripartenza: "É un momento di convivialità che si allarga alla comunità"
In oratorio, il periodo della festa è sempre un momento di grande impegno e di tante energie spese a favore della comunità e della sua “casa”.
Eppure, nonostante questo grande dispiego di forze, la festa può essere occasione di slancio e di rilancio nei confronti di un nuovo cammino tutta da intraprendere. È stato così per l’oratorio di Stezzano che, settimana scorsa, ha concluso le sue due settimane di festa con un ringraziamento a tutti i volontari e un desiderio di ripresa che cresce sempre di più.
La decisione di spostare i festeggiamenti a settembre è stata presa solamente tre anni fa. All’oratorio di Stezzano si è fatta di necessità virtù andando a superare lo scoglio dell’incontro in un’estate -quella del 2021 – ancora fortemente segnata per la pandemia.
Tutti possono vestire i panni del volontario
Nonostante questa festa sia relativamente giovane e non abbia una grande tradizione alle spalle è stata sin da subito accolta con affetto da tutta la comunità. Questo momento, infatti, riesce a coinvolgere sia chi frequenta più assiduamente l’oratorio sia chi ci dedica meno tempo: tutti possono vestire i panni del volontario e l’input arriva da qualche semplice comunicazione a inizio estate. Un foglietto degli avvisi, qualche messaggio e un po’ di passaparola contribuiscono a creare il gruppo che si occuperà dello svolgimento della festa dall’inizio alla fine.
“I volontari vedono nella festa dell’oratorio un punto di ritrovo e ripartenza -racconta don Davide Visinoni, curato dell’oratorio di Stezzano-. Questo evento è molto importante per la comunità perché rappresenta uno slancio verso il nuovo anno. In questi giorni abbiamo avuto l’occasione di riprendere quanto di bello è successo lungo l’estate e raccogliere energie nuove per l’anno che sta per iniziare”.
Dal karaoke all’animazione, programma dedicato alle famiglie
Il gruppo di volontari, oltre a rinnovarsi annualmente, è riuscito a includere circa un centinaio di adolescenti che una trentina di giovani con responsabilità e compiti diversi. Anche nelle mansioni più concrete, dunque, hanno vissuto un altro pezzo del loro percorso di crescita.
La festa dell’oratorio di Stezzano è pensata come un punto di ritrovo, ma è soprattutto dedicata alle famiglie come lascia trasparire anche il calendario delle serate proposte. Tra karaoke, animazione, giochi e una cena con delitto, genitori e figli hanno potuto condividere del tempo insieme allargando lo sguardo alla comunità. “Questi momenti di festa sono pensati anche per le famiglie in modo da coltivare in loro un senso di comunità più grande -aggiunge don Davide-. Siamo contenti di come si sentano coinvolte e dell’affetto che dimostrano per l’oratorio”.
Una cena per ringraziare i volontari
Al termine della festa, c’è sempre una cena dedicata a tutti i volontari dell’oratorio di Stezzano. Qui non sono invitati solo coloro che prestano servizio durante questo periodo di festeggiamenti, ma anche di tutti i volontari che si spendono nell’arco dell’anno.
“È un modo semplice e conviviale per dire grazie – conclude don Davide -. Se la festa e tutti gli altri momenti dell’anno pastorale sono possibili è grazie all’impegno di tutta la comunità. Questa festa significa molto per il nostro oratorio perché dà la possibilità di includere volti nuovi, rinnova il desiderio di mettersi in gioco e sottolinea il valore della cura. Quella dei volontari è una cura attenta mossa dalla volontà di fare le cose fatte bene. È un segno promettente perché è dall’attenzione della cura che nasce un servizio rinnovato ogni anno”.
Ancora una volta la convivialità si pone come motore per dare slancio a un nuovo cammino: sarà tutto una sorpresa e si potrà vivere insieme!