Chierichetti e coristi insieme per la comunità

All'oratorio di Ranica nasce il ChieriCoro

“ChieriCoro”: un nome, un gruppo di bambini e preadolescenti e un servizio. Il nome coniato all’oratorio di Ranica parlare da sé, ma dietro a queste due parole unite in un tutt’uno ci sono storie, relazioni ed esperienze che intercettano la comunità in tanti modi diversi.

 

 

Nato ufficiale a inizio anno pastorale, il “ChieriCoro” è il risultato dell’unione di due gruppi: quello dei chierichetti e quello del coro dei ragazzi. Si tratta di due gruppi con due servizi diversi, ma accomunato dalla giovane età dei membri che va dagli 8 ai 13 anni. Un altro punto in comune sono gli adolescenti che si pongono nelle vesti di animatori accompagnando i passi dei loro compagni di viaggio più piccoli. Questi punti in comune hanno fatto sì che i due cammini si incrociassero andando a valorizzare i due servizi svolti.

 

 

Domenica scorsa, davanti alla comunità di Ranica, i nuovi membri del ChieriCoro hanno ricevuto il mandato. Alla messa delle 9.30, i veterani del gruppo hanno consegnato ai nuovi chierichetti la veste e ai nuovi coristi una croce. “È il primo anno che questi due gruppi camminano insieme -racconta Alessandro Bonaldi, educatore dell’oratorio di Ranica-. Nonostante ciascuno continui a svolgere il proprio servizio, abbiamo scelto di vivere dei momenti di formazione e spiritualità insieme. È un modo per conoscersi meglio e donare prospettiva e senso a ciò che facciamo”.

 

La consegna dei due simboli, dunque, è stato non solo un gesto di accoglienza, ma anche una nuova partenza. “Dopo l’omelia -prosegue Alessandro- ciascun ragazzo è stato chiamato per nome. La veste e la croce sono state consegnate dai loro coetanei come segno di appartenenza. Sono ufficialmente entrati a far parte di un gruppo in cui i più grandi saranno il loro esempio e i loro animatori come dei fratelli maggiori”.

 

 

La giornata è poi proseguita all’oratorio di Ranica con la visione del film di animazione su San Francesco d’Assisi e un gioco dell’oca pensato per far emergere, in modo giocoso e leggero, le caratteristiche dei due gruppi e l’obiettivo finale comune dei due: il servizio alla comunità. Un impegno che è stato raccontato anche ai genitori dei chierichetti e dei coristi nell’incontro svoltosi in contemporanea.

 

 

“Chi ben incomincia è a metà dell’opera e questa è stata davvero una bella partenza -conclude Alessandro-. Incontro dopo incontro, speriamo di coltivare lo spirito di questo gruppo che è nato da poco, ma è già molto affiatato. Il senso di appartenenza, la bellezza dello stare insieme e il valore del servizio saranno le fondamenta di un impegno da vivere con umiltà e gioia. Siamo pronti per un nuovo cammino da vivere insieme”.

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