Mettere al centro Dio

I giovani dell'oratorio di Seriate pregano grazie alla worship

Porsi davanti a Dio Eucarestia: basterebbero queste poche parole per descrivere la straordinarietà di un appuntamento semplice e, allo stesso tempo, intriso di significato e preghiera. Dallo scorso novembre, nella parrocchia di Seriate, è stato istituito un nuovo momento che desidera essere un punto di riferimento, un’opportunità per pregare e una casa accogliente per chi lo vive: la worship, un momento di preghiera pensato a misura di giovani per accostarsi insieme all’Eucarestia. 

Gli incontri hanno una cadenza mensile e si svolgono nella chiesa del Sacro Cuore di Seriate. Ai partecipanti, come introduzione al momento, è stato consegnato un breve foglio introduttivo in cui la worship è descritta così: “Worship significa semplicemente ‘adorazione’. Nella pratica richiama l’abitudine di adorare l’Eucaristia con canti di lode e profondi silenzi. Non ha molta preghiera vocale, né riflessione o apprendimento spirituale (non è una catechesi).  Nell’ora di preghiera si cercare di “azzittire” la mente per lasciare vibrare il cuore. Il canto - o il piccolo gesto che viene talvolta proposto - devono favorire il silenzio interiore! Il Signore Risorto poi farà…”. 

Tutto è affidato nelle mani di Dio e a sottolineare questo aspetto è il gesto finale. Tutti i presenti, al termine della preghiera, si avvicinano al Santissimo, fanno un gesto di adorazione e prendono un foglietto con un versetto della Bibbia per lasciare che la sua Parola risuoni in ciascuno. 

La “pratica” della worship ha origine nel culto protestante e, intorno agli anni Settanta, è stata “tradotta” e portata nel mondo cattolico. “Canto e silenzio si alternano davanti al Signore perché si desidera tornare a Gesù” spiega don Leonardo Zenoni, sacerdote in servizio nella parrocchia di Seriate, che ha sperimentato e studiato questo modo di pregare prima di proporlo ai giovani. Da lì, il passo successivo è stato quello di coinvolgere sei coppie di età diverse che potessero aiutarlo con l’organizzazione del momento di adorazione con particolare attenzione ai canti e all’allestimento semplice, ma caldo e accogliente della chiesa in cui si svolge la proposta. Attraverso questa proposta, si creano dei legami tra i partecipanti e alcune occasioni di incontro. C’è chi, durante l’adorazione, sceglie di confessarsi e chi poi sceglie di avviare un percorso personale.

“Il desiderio della worship – sottolinea don Leonardo- è il desiderio che ha la Chiesa da sempre: far in modo che le donne e gli uomini incontrino Dio. Nell’ora di adorazione, noi diamo il “la” e poi ci affidiamo tutto a Lui. Noi siamo chiamati ad accompagnare la crescita di questi giovani che si accostano, a camminare con loro lentamente avendo la pazienza di attendere i frutti di questo incontro”.

Ad approfondire ancor di più il significato di ciò che vivono nella chiesa del Sacro Cuore, a partire da domenica ci sarà anche la catechesi pensata a misura di giovane. “Sotto un’altra luce” è il titolo del percorso che prenderà il via all’oratorio di Seriate, ma che desidera accogliere tutti. “Iniziamo un nuovo cammino con i giovani che frequentano l’oratorio -racconta don Leonardo- ma il percorso è aperto a tutti. Anzi, l’obiettivo è proprio andare incontro ai giovani più lontani. Saranno quattro serate in cui racconteremo Dio alla luce dei Vangeli. Non si tratta di stravolgere o inventarsi qualcosa di nuovo, è tutto scritto lì. Anche in questo caso, l’obiettivo è l’incontro con Dio. I Vangeli hanno convertito il mondo, perché non dovrebbero avere qualcosa da dire alla vita dei nostri giovani?”.
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