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Sguardi capaci di... (2017)
Materiale in preparazione alla Pasqua del 2017 a disposizione di tutti gli educatori adolescenti.
Con quest’anno pastorale (2016-17) Seekers TF cambia nuovamente forma, con l’intento di offrire un servizio sempre più mirato all’accompagnamento degli adolescenti in oratorio nei Tempi Forti e nelle occasioni eccezionali di incontro che si prospettano.
Lo strumento diventa ancora più flessibile offrendo una serie di materiali declinati sull’icona evangelica di questo anno pastorale: i pellegrini di Emmaus.
Speriamo di aver così intercettato le vostre esigenze, per qualunque, ulteriore commento da parte vostra, scriveteci a: upee@curia.bergamo.it, oggetto: Seekers TF.
LE SCHEDE:
CONFESSIONI
Il peccato, il perdono e la penitenza trovano una risposta liberante nella Risurrezione di Cristo. Il valore della “riconciliazione” nelle nostre vite muove i suoi passi dall’evento che fonda la fede cristiana: l’annuncio che Gesù è risorto. Il Crocifisso Risorto è il “fatto nuovo” che cambia totalmente la prospettiva da cui guardare e giudicare la propria esperienza, anche quella del fallimento, dell’errore.
Convertirsi non significa non sbagliare più, ma è il tentativo di trasportare nella vita di tutti i giorni la logica della risurrezione, di vivere come chi ha per davvero incontrato Gesù e dunque cerca di cambiare, di lasciarsi alle spalle il “vecchio uomo” non per dovere ma per amore, modificando il personale ordine di valori e l’interesse che si dà alle cose.
Lo strumento diventa ancora più flessibile offrendo una serie di materiali declinati sull’icona evangelica di questo anno pastorale: i pellegrini di Emmaus.
Speriamo di aver così intercettato le vostre esigenze, per qualunque, ulteriore commento da parte vostra, scriveteci a: upee@curia.bergamo.it, oggetto: Seekers TF.
LE SCHEDE:
CONFESSIONI
Il peccato, il perdono e la penitenza trovano una risposta liberante nella Risurrezione di Cristo. Il valore della “riconciliazione” nelle nostre vite muove i suoi passi dall’evento che fonda la fede cristiana: l’annuncio che Gesù è risorto. Il Crocifisso Risorto è il “fatto nuovo” che cambia totalmente la prospettiva da cui guardare e giudicare la propria esperienza, anche quella del fallimento, dell’errore.
Convertirsi non significa non sbagliare più, ma è il tentativo di trasportare nella vita di tutti i giorni la logica della risurrezione, di vivere come chi ha per davvero incontrato Gesù e dunque cerca di cambiare, di lasciarsi alle spalle il “vecchio uomo” non per dovere ma per amore, modificando il personale ordine di valori e l’interesse che si dà alle cose.
Clicca qui per scaricare gli allegati
RITIRO
Il materiale che trovate in queste pagine vi sarà di aiuto per impostare il ritiro di Quaresima. La prima è una parte introduttiva nella quale vi diamo indicazioni di metodo sull’organizzazione stessa del ritiro. La seconda parte è invece una tabella riassuntiva con uno schema che riporta i momenti del ritiro e i collegamenti al materiale che vi forniamo (testi, preghiere, canzoni ecc.).
RITIRO
Il materiale che trovate in queste pagine vi sarà di aiuto per impostare il ritiro di Quaresima. La prima è una parte introduttiva nella quale vi diamo indicazioni di metodo sull’organizzazione stessa del ritiro. La seconda parte è invece una tabella riassuntiva con uno schema che riporta i momenti del ritiro e i collegamenti al materiale che vi forniamo (testi, preghiere, canzoni ecc.).
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VEGLIA GIOVEDI SANTO
Gesù è sempre accanto a noi durante la quotidianità, spesso non ce ne accorgiamo o non ce ne rendiamo conto, perché troppo presi dai mille impegni di ogni giorno. Proponiamo la veglia del giovedì Santo affinché aiuti i ragazzi ad “aprire gli occhi e riconoscere” (Lc 24,31) il Signore che è sempre vicino a noi in ogni momento delle nostre giornate, che è sempre pronto ad accoglierci e ad amarci nonostante tutti i nostri tradimenti.
VEGLIA GIOVEDI SANTO
Gesù è sempre accanto a noi durante la quotidianità, spesso non ce ne accorgiamo o non ce ne rendiamo conto, perché troppo presi dai mille impegni di ogni giorno. Proponiamo la veglia del giovedì Santo affinché aiuti i ragazzi ad “aprire gli occhi e riconoscere” (Lc 24,31) il Signore che è sempre vicino a noi in ogni momento delle nostre giornate, che è sempre pronto ad accoglierci e ad amarci nonostante tutti i nostri tradimenti.
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VIA CRUCIS
Il Venerdì Santo, uno dei momenti centrali della Settimana Santa è il giorno in cui la Chiesa ricorda il percorso di sofferenza e di dolore che Gesù ha subito per poterci offrire la sua vita con tutto il suo amore. Anche solo lo spiegare in poche parole cosa è, fa notare come questa celebrazione sia difficile da preparare, ma soprattutto da vivere. Per questo è più la comunità adulta quella che vi partecipa. Al giorno d’oggi è difficile pensare di trovare tanti ragazzi ad una Via Crucis, ed anche quei pochi forse lo fanno solo per dovere. Ma l’idea di fondo che ci viene in mente pensando alla Via Crucis, è quella di ricordare la passione di Cristo, i suoi ultimi momenti e diviene simbolicamente un modo per accompagnarlo nel suo cammino e soffrire con e per Lui verso la Croce. Mettersi “nelle scarpe” della sofferenza al giorno d’oggi fa molta paura.
Gli adolescenti forse vedono (e vivono) questo rito come noioso, complicato e spesso d’altri tempi. Le parrocchie solitamente preparano una Via Crucis molto canonica, per gli adulti che sono ormai abituati. Come pensiamo di poter far partecipare dei ragazzi che non hanno ancora le idee chiare su cosa stanno vivendo?
VIA CRUCIS
Il Venerdì Santo, uno dei momenti centrali della Settimana Santa è il giorno in cui la Chiesa ricorda il percorso di sofferenza e di dolore che Gesù ha subito per poterci offrire la sua vita con tutto il suo amore. Anche solo lo spiegare in poche parole cosa è, fa notare come questa celebrazione sia difficile da preparare, ma soprattutto da vivere. Per questo è più la comunità adulta quella che vi partecipa. Al giorno d’oggi è difficile pensare di trovare tanti ragazzi ad una Via Crucis, ed anche quei pochi forse lo fanno solo per dovere. Ma l’idea di fondo che ci viene in mente pensando alla Via Crucis, è quella di ricordare la passione di Cristo, i suoi ultimi momenti e diviene simbolicamente un modo per accompagnarlo nel suo cammino e soffrire con e per Lui verso la Croce. Mettersi “nelle scarpe” della sofferenza al giorno d’oggi fa molta paura.
Gli adolescenti forse vedono (e vivono) questo rito come noioso, complicato e spesso d’altri tempi. Le parrocchie solitamente preparano una Via Crucis molto canonica, per gli adulti che sono ormai abituati. Come pensiamo di poter far partecipare dei ragazzi che non hanno ancora le idee chiare su cosa stanno vivendo?
